Generali, la lista dei gestori finisce ai rigori. In campo solo Eurizon, Fideuram e Poste

Anima e la controllata Kairos si astengono ancora. Verdetto atteso per oggi nonostante l'ostruzionismo di Mediobanca

Generali, la lista dei gestori finisce ai rigori. In campo solo Eurizon, Fideuram e Poste
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Il secondo round in Assogestioni sulla lista di minoranza di almeno tre candidati per il cda delle Generali da presentare all'assemblea del 24 aprile si è concluso con un'altra fumata nera e la discussione è stata rinviata a un nuovo incontro fissato per oggi.

Dopo lo scontro di venerdì, ieri il confronto interno al comitato dei gestori si è concentrato sul fare una prima scrematura dei nomi dei possibili candidati, selezionati con l'aiuto dell'head hunter Chaberton Partners, da proporre nella eventuale lista. Ambienti vicini al comitato dei gestori riferiscono che si sono seduti attorno al tavolo solo i rappresentanti di Eurizon, Fideuram e Banco Posta. Anche ieri, come venerdì, si sarebbero invece astenute Anima e la controllata Kairos in quanto in potenziale conflitto di interesse, dato il peso di Francesco Gaetano Caltagirone, che è socio forte sia della sgr sia di Generali, e in procinto di presentare una lista corta per il Leone. Lo showdown è atteso per oggi quando il confronto si concentrerà sul parere chiesto da Mediobanca Sgr al professore bocconiano Filippo Annunziata su altre eventuali incompatibilità. Il fronte vicino ai vertici di Piazzetta Cuccia (che per Generali presenterà una lista di maggioranza di almeno 13 nomi con capofila Andrea Sironi e Philippe Donnet) avrebbe infatti sollevato problemi per il Banco Posta paventando un rischio di impugnativa. L'istituto guidato da Alberto Nagel (foto) non gradirebbe un terzo elenco che avrebbe l'effetto di drenare voti a quello targato Mediobanca. L'obiettivo di inasprire il confronto potrebbe, dunque, essere duplice: da una parte allungare i tempi delle procedure, che invece sono assai stretti vista la deadline per il deposito delle liste fissata per il 29 marzo, ma anche far rimanere al tavolo solo Fideuram e Eurizon (guidata da Maria Luisa Gota, in corsa per la presidenza della stessa Assogestioni) entrambe controllate da Intesa Sanpaolo, sin qui rimasta fuori dalla mischia. Cui però verrebbe a quel punto attribuita la responsabilità di scendere in campo all'assemblea del Leone. Nel frattempo, Generali ha comunicato di aver rilevato 1,2 milioni di azioni ordinarie proprie tra il 10 e il 14 marzo.

Le azioni sono state acquistate al prezzo medio unitario di 31,6 euro, per un controvalore complessivo di 34,1 milioni. A seguito di tali acquisti, la società detiene complessivamente il 3,6% circa del capitale sociale. Il titolo del Leone ha chiuso la seduta di ieri con un rialzo dello 0,28% a 32 euro.

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