Dall'inizio dell'anno Ikea ha già ritirato dal mercato cinque prodotti. E ora il colosso svedese è nel mirino delle associazioni di consumatori che la accusano di mettere sul mercato "prodotti pericolosi". Un'accusa pesantissima dal momento che i prodotti che hanno dato problemi sono per lo più elettrodomestici e o giocattoli per bambini. E, sebbene i vertici di Ikea abbiano più volte dimostrato di rispettare sempre gli standard di sicurezza, il Codacons continua a cavalcare la polemica. Non gli basta la politica di risarcire i consumatori che riconsegnano i prodotti pericolosi: vogliono andare fino in fondo per vederci chiaro.
Come ricostruisce l'Huffington Post, i problemi per Ikea hanno inizio a gennaio quando il colosso svedese si vede costretto a ritirare le bacchette per tamburo e lo strumento a percussione "Lattajo". La pallina di gomma delle bacchette per tamburo può staccarsi o essere svitata e si profila, quindi, il rischio soffocamento per i bambini che ci giocano. A febbraio è stata la volta delle plafoniere "Hyby", "Lock" e "Rinna" dopo che si sono accorti che il paralume in vetro può staccarsi da un momento all'altro. A marzo, poi, è toccato alle lampade "Gothem", da tavola e da terra, che in caso di danneggiamento dei cavi possono dare la scossa a causa del corpo in metallo della lampada. Ad aprile l'azienda ha ritirato alcuni costumi per bambini "dopo aver ricevuto alcune segnalazioni relative a tre bambini che si sono procurati graffi e abrasioni sul collo mentre giocavano. I bambini hanno avuto difficoltà a slacciare il mantello e a toglierlo". A giugno, infine, i frigoriferi e i congelatori della linea "Frostfri" sono stati ritirati per il rischio di scossa elettrica.
I casi si sono moltiplicati negli ultimi mesi. Può benissimo trattarsi di una coincidenza. Ma per le associazioni dei consumatori c'è molto di più. E la polemica monta da tempo. "La sicurezza dei prodotti è una priorità assoluta a Ikea - scrive l'Ufficio stampa dell'aziende all'Huffington Post - e su questo non scendiamo a compromessi. I clienti devono sempre essere sicuri che i prodotti acquistati presso Ikea sono sicuri da usare. In fase di produzione i rischio valutati e testata. Prove di verifica continue e casuali ai requisiti sono fatte da parte di terzi, anche dopo la produzione". Ma, nonostante le premure del colosso svedese, capita che i clienti si facciano male. "Se riceviamo segnalazione su un possibile problema di sicurezza dei prodotti - assicurano da Ikea - indaghiamo immediatamente e in caso di rischio per la sicurezza, grande o piccola, prendiamo provvedimenti".
Per il Codacons, quanto fatto da Ikea, ancora non basta. "A nostro avviso - accusa Stefano Zerbi dell'Ufficio stampa del Codacons - l'azienda dovrebbe prevedere anche un risarcimento del danno, perché se un prodotto ha messo a rischio la mia vita o, ancor peggio, quella dei miei bambini il semplice rimborso non basta". Dall'inizio del 2016, infatti, Ikea ha ritirato dal mercato un prodotto al mese.
"Una media alta - conclude l'associazione dei consumatori - e secondo noi il problema è che Ikea, come molte altre aziende, per la fretta di immettere sul mercato più merce, pur rispettando gli standard europei, non effettua quel controllo in più che potrebbe garantire maggiore sicurezza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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