Proseguono gli incontri tra i rappresentanti del ministero dell'Economia e le singole forze politiche per sciogliere il nodo Imu-Iva. Ieri si è riunito il tavolo tecnico della cabina di
regia sui temi economici. Per quanto riguarda l'Iva, si legge in una nota, "sarà compito della maggioranza parlamentare individuare e proporre eventuali correttivi alle coperture già indicate dal governo nel Dl che ha rinviato al 1° ottobre l'aumento dell'aliquota dal 21 al 22%". Capitolo Imu e tassazione degli immobili: nel tavolo tecnico "si è convenuto sull'opportunità di elaborare una soluzione definitiva entro agosto. È stato esaminato il lavoro istruttorio svolto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e si è programmato di svolgere in tempi brevi incontri tecnici bilaterali tra i rappresentanti del Ministero e le singole forze politiche. In un successivo incontro collegiale il Governo delineerà quindi una propria proposta di sintesi".
Durante l'incontro al ministero dell'Economia sarebbe emersa una novità, come riportato dalla Stampa: se l’immobile supera i 150 metri quadrati di superficie o ha almeno 10 vani l’Imu si dovrebbe pagare indipendentemente dalla classe catastale di appartenenza. Dimensioni ragguardevoli che però, in alcuni casi, il Catasto classifica come di tipo "economico". E in alcuni casi addirittura "popolare". Secondo i dati elaborati dalla Uil a finire nella categoria catastale A2, quella delle civili abitazioni, sarebbero circa 700mila abitazioni (9,7% del totale). A fare cassa sarebbe la rivalutazione catastale di moltissime abitazioni, di grande valore di mercato, ubicate quasi sempre nei centri storici delle città e classificate, spesso, come "popolari". Queste abitazioni potrebbero andare a finire nella nuova classe "super A2", insieme agfli immobili molto grandi, indipendentemente dal fatto se siano prime case.
In questa ricerca degli immobili da tassare (o tartassare) c'è un grosso rischio: che a pagare finiscano anche i proprietari di case che, pur essendo molto grandi (comunque superiori a 150 metri), sono veramente "popolari" e in stato di di abbandono. E tutto va a finire nel lusso: anche le villette a schiera che di solito hanno una superficie superiore a 150 metri ma sicuramente non sono abitazioni di lusso. Il salasso più grande lo pagherebbe chi possiede "rustici" o "case rurali" ristrutturati di tutto punto. Da dover sborsare quasi nulla i proprietari di questi immobili finirebbero col pagare quanto chi possiede immobili extra-lusso.
Brunetta: l'Imu sulla prima casa verrà cancellata
Il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, intervenendo a Radio Anch'io ha detto: "L'Imu sulla prima casa verrà cancellata. Verrà riformata tutta la tassazione degli immobili, che non è solo l'Imu ma è anche molto altro. Questo è un punto determinante della nostra linea politica. Su come fare la grande riforma della tassazione degli immobili - ha aggiunto - c'è una discussione in atto, c'è una coalizione che deve trovare un punto di sintesi. Aspettiamo che il ministero delle Finanze faccia una proposta che rispetti i conti pubblici, ma rispetti anche le posizioni della maggioranza di questo governo".
"Una delle ragioni della crisi di questo Paese - ha aggiunto Brunetta - è il crollo dell'edilizia, il crollo della compravendita degli immobili, il crollo delle costruzioni ha portato 300-400mila posti di lavoro in meno nel settore. Il tutto per quella tassa spaventosamente inaccettabile che è stata l'Imu introdotta da Monti.
La nostra richiesta di cancellare l'Imu non ha un valore simbolico, ha un valore economico. Cancellare l'Imu sulla prima casa significa eliminare una patrimoniale che ha depresso il valore delle nostre case e ha depresso l'industria edilizia che è il settore portante della nostra economia".
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