Continuerà a essere la crescita organica la strada strategica scelta dalla Divisione banche internazionali di Intesa Sanpaolo. A dirlo è stato ieri il responsabile della Divisione Marco Elio Rottigni (in foto) illustrando i risultati dello scorso anno: il comparto ha contribuito al 14% dell'utile netto del gruppo, con 504 milioni di euro, e all'11% dei ricavi. Insomma lo shopping, ha detto Rottigni, non è «in cima» alle priorità, come pure non c'è interesse a rilevare eventuali parti del Credit Suisse.
Con undici banche commerciali operative in 12 Paesi, un forte orientamento all'Europa centro-orientale (dalla Slovacchia alla Repubblica Ceca, dall'Ungheria a Romania e Croazia, uno sguardo all'Egitto, cui si aggiunge la partecipazione nelle cinesi Bank of Qingdao e Panghua Am) l'attività della divisione Isbd di Intesa Sanpaolo si conferma quindi strategica.
Grazie alle banche della divisione, il gruppo guidato dall'ad Carlo Messina copre oggi una rete di oltre 900 filiali, che servono 7 milioni di clienti. Risultati di cui Rottigni si è detto più che soddisfatto, illustrando quanto conseguito nel triennio 20192022: il totale degli attivi è salito da 56,7 a 70 miliardi, gli impieghi sono cresciuto da 34 a 40,2 miliardi, la raccolta è aumentata da 43,4 a 54,4 miliardi e i proventi operativi netti da 2 a 2,23 miliardi, mentre l'npl ratio si è ridotto dal 4,1 al 3,4 per cento. E quanto alla Russia, l'obiettivo di «un'esposizione zero» registra «significativi progressi».
La divisione punta ora anche all'espansione dell'investment banking, del wealth management e dell'attività di sostegno delle pmi italiane all'estero.
«Il bacino euro-mediterraneo rivestirà un ruolo sempre più centrale e i Paesi dove operiamo con le nostre banche sono quelli con l'attesa di crescita economica più elevata dell'area», ha affermato Rottigni: «Intendiamo contribuire a questa crescita e agevolare l'internazionalizzazione
delle imprese italiane». La divisione sta inoltre lavorando alla digitalizzazione in tutte le banche che ne fanno parte, nonché al sostegno dell'economia reale e delle famiglie, al raggiungimento degli obiettivi net-zero.
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