Il 30% degli italiani è a rischio povertà o esclusione sociale. A dirlo è l’Istat, per cui c’è da crederci.
L’Istituto nazionale di statistica, infatti, ha scritto nel suo ultimo rapporto che il quasi un terzo della popolazione italiana – per l’esattezza 18.136.663 individui (in aumento rispetto all’anno precedente) – corre questo pericolo.
Insomma, rimane un miraggio l’obiettivo di Europa 2020, il programma dell'Ue per la crescita e l'occupazione per il decennio in corso, che pone l'accento su uno sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo. Già, perché la povertà nel Vecchio Continente si mantiene stabile, ed è pari al 23,5% della popolazione continentale (118 milioni di persone).
Mezzogiorno in povertà
Male il Sud, dove quasi la metà degli individui – 46,9% – è a rischio povertà, sempre secondo l’Istat. Soprattutto rispetto al Nord, dove la percentuale si ferma sotto il 20% (19,4%). Mentre, globalmente, nl 2017 l’istituto statale aveva registrato circa 5 milioni e 58 mila gli italiani individui in povertà assoluta (8,4% della popolazione). E anche le condizioni dei minori rimangono critiche: l'incidenza di povertà assoluta tra di essi è pari al 12,1%.
Sorride (a metà) la scuola
Va meglio, invece, l’istruzione scolastica, dove calano i numeri circa l’abbandono dallo studio, sceso al 13,8%. Però, anche in questa nota statistica, il Mezzogiorno è una nota dolente.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.