L'effetto della riforma Fornero: crollano le nuove pensioni. E l'Inps chiude il 2013 in rosso

Nel 2013 sono stati state liquidate 649.621 nuove pensioni con un calo del 43% rispetto ai 1.146.340 di nuovi assegni liquidati nel 2012

L'effetto della riforma Fornero: crollano le nuove pensioni. E l'Inps chiude il 2013 in rosso

Nel 2013 sono stati state liquidate 649.621 nuove pensioni con un calo del 43% rispetto ai 1.146.340 di nuovi assegni liquidati nel 2012. Il quadro emerge dal confronto tra il bilancio preventivo Inps per il 2014 (nel quale sono contenuti i dati 2013 assestati che risentono della riforma Fornero) e il bilancio sociale dell’Istituto per il 2012. A fronte di 649.621 nuovi assegni liquidati nel 2013, secondo il bilancio di previsione per il 2014 a breve all’esame del Civ Inps - sono state eliminate 742.195 pensioni. Di fatto quindi le pensioni vigenti a fine 2013 sono quasi 100.000 in meno di quelle vigenti a fine 2012 (18.518.301 nel 2013 e 18.607.422 a fine 2012). Il divario dovrebbe aumentare ancora nel 2014 con 596.556 nuove pensioni previste e 739.924 assegni che si prevede di eliminare. Tra il 2013 e il 2014 si prevede un crollo dei nuovi trattamenti di anzianità. Nel 2013 secondo i dati assestati sono stati nel complesso 170.604 (tra questi quasi 133.000 le pensioni di anzianità liquidate ai lavoratori dipendenti) mentre nel 2014 si stima che scendano a quota 80.457 (57.891 delle quali ai lavoratori dipendenti) con un calo del 52,8%. Il risultato d'esercizio dell'Inps per il 2013 sarà negativo per 14,4 miliardi di euro: così si legge nel preventivo dello stesso istituto per il 2014. Con questo passivo l'anno si chiude con un patrimonio di appena 7.478 milioni.

Per il 2014 si prevede un ulteriore passivo di 11.997 milioni, in attesa di chiarire però se lo Stato si accollerà l'onere delle pensioni dei dipendenti pubblici dal 2012 in poi (anno della confluenza dell'Inpdap nell'Inps).

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