Fra le tante crisi che interessano il nostro Paese vi è indubbiamente anche quella demografica, con un drastico calo delle nascite che preoccupa da tempo. Dati Istat alla mano, il 2021 si chiuderà ben al di sotto della quota di 400.000 nuovi nati. E se negli ambienti della sinistra si pensa all'immigrazione come soluzione al problema, sono in tanti ad interrogarsi su come intervenire per arrestare una crisi che in questi ultimi anni non ha fatto altro che incrementare.
Sta facendo discutere la proposta dell'economista e direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano Carlo Cottarelli, che sulle pagine dei social ha lanciato la propria idea: "Pensione anticipata per chi fa figli". Su Twitter è scoppiata subito la polemica.
La proposta di Cottarelli
Riflettendo sul drastico calo demografico dell'Italia, Cottarelli ha dichiarato: "Secondo l’Istat, i nati in Italia nel 2021 scenderanno sotto i 400k. Con pochi figli ci saranno meno lavoratori a produrre ciò che è necessario per gli anziani, obbligando questi a ritardare il pensionamento. Servirebbe un meccanismo premiante: chi fa figli vada in pensione prima".
Attualmente, ricordiamo, ci sono già delle agevolazioni pensionistiche, in particolar modo per quanto riguarda la maternità. Le madri, infatti, hanno diritto a degli sconti e a delle agevolazioni tramite Ape sociale, specie per quanto concerne le categorie fragili, come caregiver, disoccupate, e lavoratrici occupate in mestieri gravosi. I requisiti contributivi richiesti alle donne vengono ridotti di 12 mesi per ogni figlio, con un limite massimo di 2 anni. Le mamme lavoratrici che hanno l'assegno calcolato con il sistema contributivo hanno poi diritto ad uno sconto sull'età del pensionamento. Si parla di 4 mesi per ogni figlio, con un limite massimo di un anno. La pensione anticipata ordinaria, tuttavia, non offre attualmente sconti a nessun genitore.
L'idea di Cottarelli, se messa in pratica, agevolerebbe davvero le famiglie, incoraggiando le coppie ad avere dei figli? Secondo molti degli utenti di Twitter, che hanno risposto al post dell'economista, la risposta sarebbe negativa. Per convincere gli italiani a metter su famiglia occorre fornire aiuti, e garantire una sicurezza, ben prima di arrivare alla pensione.
Le polemiche
La proposta avanzata dal direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica non è stata accolta bene dal popolo del web, che è subito insorto. "Chi fa figli va supportato subito, non in pensione. Ottimizziamo i tempi d’ingresso nel mondo del lavoro, aumentiamo i salari (e prima rendiamo quello del lavoro un mondo dignitoso in cui stare), offriamo servizi per chi è solo e non sa a chi lasciare i figli quando sta al lavoro", ha risposto un utente. "E io che sono single?? No assegni familiari, no mutuo agevolato, pago le stesse tasse e vado in pensione dopo?", ha protestato un altro.
"Basterebbe aumentare gli stipendi e vedresti le coppie tornare a far figli, è una problema di lavoro precario non di premi a chi fa figli ... ma veramente fai?", sbotta un internauta.
"Esatto, fare figli non dev'essere una lotteria votata allo scopo di mantenere in auge un sistema economico anacronistico e non sostenibile che nessuno ha il coraggio di stravolgere", commenta un altro. E ancora: "Per far dei figli serve il welfare (asili, congedi, permessi). E soprattutto delle cure gratuite per chi ha difficoltà ad averne, invece che obbligarlo ad andare all'estero".
Secondo l’Istat, i nati in Italia nel 2021 scenderanno sotto i 400K. Con pochi figli ci saranno meno lavoratori a produrre ciò che è necessario per gli anziani, obbligando questi a ritardare il pensionamento. Servirebbe un meccanismo premiante: chi fa figli vada in pensione prima
— Carlo Cottarelli (@CottarelliCPI) October 4, 2021
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