L'Europa non riesce a uscire dalla crisi? Tutta colpa di Angela Merkel. A dirlo stavolta è nientedimeno che la Commissione Ue, secondo cui il surplus commerciale della Germania "può mettere pressione sull’apprezzamento dell’euro e rendere difficile il recupero della competitività dei Paesi periferici dell’Eurozona".
Un divario con gli altri Paesei così evidente che Berlino è finita sotto indagine nel rapporto europeo sugli squilibri. Il governo Ue ha così deciso di avviare "un'analisi approfondita sull’elevata eccedenza di bilancio" della Germania, come ha annunciato il presidente Josè Manuel Barroso precisando che l’indagine è finalizzata a capire se Berlino "può fare di più per contribuire al riequilibrio dell’economia europea". In particolare, la Cancelliera "dovrebbe aprire il settore de servizi" alla concorrenza: "Sarebbe equo e un bene sia per i tedeschi che per l’economia europea", ha aggiunto Barroso, che insieme a Rehn ha però ricordato come l'economia tedesca sia uno dei principali "motori dell’economia europea" e che "dovrebbe essere un esempio" per tutti gli altri Paesi.
Resta sotto osservazione l'Italia, in cui "povertà ed esclusione sociale sono aumentate in modo significativo", anche se "si cominciano ad intravedere i primi segnali di ripresa". "Ma si tratta di una ripresa molto fragile", avverte però Barroso, "Per questo non si deve mettere a rischio il percorso delle riforme promesse dal governo. Con i progressi raggiunti finora si è vista una reazione positiva dei mercati, che ora sono più stabili, ma sempre vulnerabili alle azioni dei leader politici. Ma quando hanno una chiara percezione della volontà dei governi di fare le riforme, le ricompense arrivano sempre".
E non bisogna dimenticare la pressione fiscale, che resta tra le maggiori in Europa, soprattutto per il lavoro. "Nonostante le misure già prese e quelle annunciate nel 2014, resta alta in Italia la tassazione sul lavoro e il capitale", segnala la Commissione Ue.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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