Maire sfonda negli Emirati, commessa da 8,7 miliardi

È il maggior contratto della sua storia. E Saipem vince altri lavori per 4,1 miliardi. Balzo dei titoli in Borsa

Maire sfonda negli Emirati, commessa da 8,7 miliardi
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Colpo grosso da 8,7 miliardi di dollari per Maire Tecnimont negli Emirati. La Abu Dhabi National Oil Company (Adnoc) ha scelto il gruppo presieduto dal primo azionista Fabrizio Di Amato e guidato da Alessandro Bernini per lo sviluppo della parte sulla terraferma del progetto Hail and Ghasha (un mega giacimento di gas e condensati). In soldoni, si tratta di costruire due unità di trattamento gas, tre sezioni di recupero dello zolfo, le relative utility e le condutture di esportazione. Per Maire - che ieri ha chiuso la seduta in rialzo del 4,4% a 3,86 euro - si tratta «del più grande contratto della sua storia, un progetto multimiliardario che darà un impulso significativo alla realizzazione del nostro piano strategico decennale», ha commentato l'ad. Gli analisti fanno inoltre notare che si tratta di un contratto che da solo vale quasi l'intero backlog corrente di nove miliardi, che è vicino ai massimi storici.

La società sfrutterà anche le competenze della divisione Sustainable Technology Solutions di Maire per sviluppare soluzioni digitali innovative finalizzate alla riduzione delle emissioni e all'ottimizzazione dei consumi energetici, consentendo una significativa efficienza dell'impianto. Una conferma per il gruppo guidato da Bernini, visto che Maire è attiva negli Emirati Arabi Uniti dalla fine degli anni novanta, avendo eseguito diversi progetti strategici nel Paese per un valore di circa 17 miliardi di dollari, tra i principali il primo impianto di poliolefine completato nel 2001 (Borouge 1).

Nello stesso giorno - in occasione di Adipec, il più grande summit mondiale sull'energia - Adnoc ha scelto anche il gruppo Saipem assegnandole un contratto da oltre 4 miliardi di dollari e incoronando l'alto valore dell'ingegneria made in Italy. Di fatto ieri negli Emirati le due compagnie hanno messo a segno un colpo da oltre 12 miliardi di dollari.

Nel caso di Saipem, il gruppo guidato da Alessandro Puliti metterà a punto l'ingegneria, l'approvvigionamento e la costruzione di quattro centri di perforazione e di un impianto di trattamento da costruire su isole artificiali, oltre a varie strutture offshore e oltre 300 chilometri di condotte sottomarine. Saipem si avvarrà delle sue navi all'avanguardia per operazioni in acque poco profonde e della sua avanzata tecnologia per la saldatura di materiali resistenti alla corrosione.

Inoltre, collaborerà con Adnoc per continuare a focalizzare l'attenzione del progetto sulla tutela della biodiversità e sulla gestione responsabile dell'ambiente. Anche Saipem ha brindato ieri in Borsa segnando un rialzo del 4,1% a 1,43 euro.

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