Il nodo previdenziale non è solo l'unico che va sciolto in vista della prossima manovra. Di fatto c'è un altro tema (molto caldo) su cui l'esecutivo giallorosso ha intenzione di mettere le mani e riguarda milioni di italiani: il catasto. La riforma è rimasta congelata per parecchio tempo e adesso il ministro del Tesoro, Roberto Gualtieri, annuncia la riapertura del cantiere. Le parole del titolare del Tesoro sono molto chiare e lasciano intendere che l'esecutivo giallorosso ha tutta l'intenzione di mettere le mani sugli immobili: "Le criticità dell’attuale estimativo catastale sono note. In passato fu tentata una riforma e la riflessione deve necessariamente partire dalle criticità dall’inattuazione proprio della delega fiscale. Avete lamentato che quella fu una riforma calata dall’alto. Credo che la riforma dovrebbe prevedere la più ampia collaborazione con tutti gli operatori del settore e i soggetti interessati, come già previsto dalla bozza di riforma predisposta. È dunque auspicabile che, oltre agli aspetti tecnici, il loro coinvolgimento avvenga con una discussione pubblica ampia, in primis con i Comuni. Perché questa riforma - ha aggiunto il ministro - deve essere fattibile ma anche condivisa dagli operatori del settore", ha spiegato in Commissione Anagrafe tributaria.
E in questo quadro, lo stesso Gualtieri, spiega quale saranno le prossime mosse dell'esecutivo giallorosso: "Sono stati fatti passi avanti dal 2014 e l’Agenzia delle Entrate ha ridotto in maniera apprezzabile i dati mancanti e che il nuovo sistema SIT in implementazione al 2021 permetterà di raggiungere una condizione ottimale". Poi lo stesso Gualtieri ha spiegato che, "per determinare relazioni statistiche occorrono informazioni aggiuntive che non sono presenti nel database e che, ai fini di un’eventuale riforma, andrebbero raccolte: è una problematica che impone tempi non brevi e richiede risorse adeguate". Ma a preoccupare di più l'esecutivo sono le eventuali variazioni sul gettito fiscale. Un'impennata potrebbe creare una sorta di effetto boomerang per l'esecutivo. Il governo di certo è già abituato a ritoccare verso l'alto le tasse. La riforma del catasto potrebbe fornire l'occasione per un ulteriore rincaro. Ma il Mef frena: "È una sfida complessa, quella di come sterilizzare gli effetti di un’eventuale riforma. Personalmente ritengo indispensabile mantenere invarianza di gettito. Bisogna procedere con grande cautela", ha affermato Gualtieri. Insomma una cosa è certa: il catasto cambierà il suo volto e come sempre a rischio ci sono le tasche di chi ha un immobile. Infine il Tesoro interviene anche sulla nuova imposta unificata Imu-Tasi.
Il Mef ha chiarito che dall'unificazione delle due imposte non deriva un incremento sugli esborsi da parte dei cittadini. Per Gualtieri la nuova tassa sarà a invazianza di gettito senza un aumento della pressione fiscale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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