Milleproroghe, slitta l’aumento delle tariffe autostradali

Slittano gli aumenti delle tariffe autostradali, inizialmente previsti per l’inizio del 2020. Ecco le novità contenute nel Milleproroghe

Milleproroghe, slitta l’aumento delle tariffe autostradali

Con la nuova bozza del decreto Milleproroghe slittano gli aumenti delle tariffe autostradali, inizialmente previsti per l’inizio del 2020.

Il ministero dei Trasporti (Mit) ha bloccato l’adeguamento almeno fino al prossimo 30 giugno, chiedendo ai concessionari di mettere sul tavolo dell’Autorità dei Trasporti l’aggiornamento dei piani economici-finanziari entro il 30 marzo. In altre parole, il citato adeguamento selle tariffe deve essere collegato e preceduto dai nuovi piani “da perfezionare entro e non oltre il 30 giugno 2020”.

Il testo del Milleproroghe - che, ricordiamo, serve a rimandare alcune disposizioni normative o a posticiparne altre - potrebbe arrivare al Cdm nella giornata di sabato anziché domani, come annunciato in un primo momento.

Tanti i temi toccati, sotto la voce di competenza del Mit, “l'adeguamento delle tariffe autostradali relative all'anno 2020" in riferimento a quei “concessionari il cui periodo regolatorio quinquennale è pervenuto a scadenza". Nel caso in cui il testo dovesse essere approvato il suddetto adeguamento salterebbe nel vero senso della parola.

I temi trattati dal Milleproroghe

I rincari che sarebbero dovuti scattare a inizio anno avrebbero dovuto riguardare 16 tratte, come conferma una tabella dell’Autorità dei trasporti: Strada dei Parchi, Satap, Serravalle, Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Autostrada dei Fiori, Salt e anche Autostrade per l'Italia. L’effetto del Milleproroghe, insomma, potrebbe essere quello di congelare gli aumenti della maggior parte dei caselli autostradali sparsi per l’Italia.

Di fronte a una proroga i concessionari potranno presentare i nuovi piani al Mit entro la fine di marzo, per poi aggiornare le tariffe non oltre la fine di giugno 2020. Come se non bastasse, i nuovi piani adotteranno sistemi di calcolo che avranno il compito di “riportare la remunerazione delle società a livelli di mercato coerenti con l'attuale scenario di tassi sottozero”.

Un altro tema affrontato è quello che riguarda i vertici delle Autorità della Comunicazione e della Privacy. Agcom e Garante manterranno la loro carica fino al 31 marzo 2020. Inoltre, qualora dovesse verificarsi l’eventualità per cui l’incarico del presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) rimanesse vacante, "l'esercizio di tutte le funzioni previste dalla legge è attribuito al componente del Consiglio con maggiore anzianità nell'ufficio o, in mancanza, al componente più anziano d'età”.

Da sottolineare poi il prolungamento del cosiddetto bonus verde, prorogato per il 2020. La misura prevede il 36% di detrazione Irpef (ripartita in 10 quote annuali e calcolata su un importo massimo di 5.

000 euro per unità immobiliare a suo abitativo) sulle spese “sostenute negli interventi di sistemazione di giardini, terrazze e parti comuni di edifici condominiali”. Estesi fino al 31 dicembre 2021 anche i termini per la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione.

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