Massimo Moratti dal cuore d'oro. L'ex presidente dell'Inter ha deciso di compiere un gesto di grande generosità rinunciando al suo compenso annuale in qualità di presidente delle Saras per aiutare gli operai della raffineria Sarroch, in provicina di Cagliari. I lavoratori, infatti, stanno lavorando a stipendio ridotto perché in cassa integrazione ordinaria avviata per via della pandemia da coronavirus.
Il grande gesto
Secondo quanto riportato da FcInternews, Moratti ha voluto inviare una lettera a tutti i dipendenti per ringraziarli del grande lavoro fatto in questi mesi difficili per tutti: "Vi ringrazio per i sacrifici che state facendo che, certamente, sono di grande aiuto per il superamento di un periodo difficile. Mi permetto, per questo di mettere a disposizione il mio emolumento annuo che almeno vi consentirà di alleviare, almeno in parte, il peso della cassa integrazione". L'ex numero uno dell'Inter ha donato la bellezza di 1,5 milioni di euro, suo compenso annuale come presidente del consiglio di amministrazione, somma che verrà corrisposta a 1378 dipendenti non dirigenti delle società Saras di Milano, Roma e Cagliari.
La consuetudine
L'ex numero uno del club nerazzurro non è nuovo a gesti di grande solidarietà dato che l'anno scorso, ad esempio, attraverso la cassaforta Sapa, che detiene circa poco più del 20% del capitale Saras, aveva fatto donazioni da quasi 3,5 milioni di euro per tentare di combattere la pandemia da Covid-19 che ha messo in ginocchio l'Italia e il mondo intero. Con queste donazioni liberali, il bilancio è andato addirittura in passivo proprio per la cifra donata.
Moratti era inoltre molto legato a Gino Strada ed era un grande sostenitore della sua ong Emergency. Questo ennesimo gesto di generosità dimostra la grandezza di un grande imprenditore capace di fare qualcosa di importante sia nel calcio, che nell'imprenditoria che nell'ambito sociale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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