L'acquisto della casa, si sa, è uno degli obiettivi principali delle famiglie italiane che per poter raggiungere questo sogno si "accollano" un mutuo sulle proprie spalle.
L'ultimo anno e mezzo, anche per effetto della pandemia, i tassi di interesse sono notevolmente calati e questo ha spinto molti proprietari a verificare, con il proprio istituto di credito o con altre banche, se ci fossero delle condizioni migliori sul mutuo acceso.
E così negli scorsi mesi sono stati tantissimi gli italiani che hanno deciso di cambiare tenendo a mente che ci sono tre alternative possibili: rinegoziare il proprio mutuo, la sostituzione, la surroga.
Sapersi muovere tra queste possibilità può significare davvero un grandissimo risparmio in termini economici, quindi meglio informarsi per bene, magari con un esperto, e decidere i passi da fare.
Vediamo un po' meglio di cosa si tratta.
Rinegoziazione
Rinegoziare un mutuo vuol dire cambiare le condizioni del contratto con la banca che l'ha erogato. Fondamentalmente si tratta di un'operazione a costo zero in cui chi ha contratto il mutuo non cambia istituto di credito ma concorda nuove regole . Logicamente le condizioni devono essere più vantaggiose per il consumatore che solitamente chiede di rivedere:
- il tasso di interesse
- la durata del contratto
- la tipologia di contratto
Questa pratica non è complicata e basta inviare una raccomandata A/R alla propria banca elencando le condizioni che vorrebbe modificare e successivamente l'istituto di redito deciderà se accettare, ridiscutere o esprimere diniego alle richieste. In quest'ultimo caso, logicamente, chi ha un contratto in essere potrebbe decidere di rivolgersi ad un altro istituto di credito e chiedere la sostituzione o la surroga.
Surroga
Il decreto legge 7/2007 poi confluito nella legge di bilancio del 2008 e nella legge 40 del 2 aprile 2007 ha introdotto la cosiddetta "rinegoziazione mutuo Bersani", meglio conosciuta come surroga del mutuo. Consiste nella possibilità di spostare il proprio mutuo da un istituto di credito ad un altro al fine di rinegoziare le condizioni generali del contratto accesso per l'acquisto della casa; nei fatti si tratta del trasferimento di un mutuo ipotecario da una banca ad un'altra che offre condizioni migliori.
Nell’ultimo anno e mezzo, come scritto sopra, dato che i tassi d’interesse hanno raggiunto i minimi storici in Italia sono sono stati tantissimi gli italiani che hanno avviato la procedura di surroga rivolgendosi ad istituti di credito che proponevano offerte molto convenienti come ricordato in un precedente articolo.
Logicamente i vantaggi sono principalmente sui tassi di interesse e soprattutto non ci sono costi da accollarsi e la banca con cui è in attivo il contratto non può opporsi.
Sostituzione
Si tratta della chiusura (o estinzione) di un mutuo esistente attraverso l'accensione di un altro presso una banca differente al fine di ottenere condizioni più vantaggiose.
L'operazione, spesso confusa con la surroga, non è impossibile ma piuttosto complessa e comporta delle
spese:- si deve stipulare un nuovo atto notarile a carico del mutuatario
- si devono pagare oneri accessori come istruttoria e perizia
Il vantaggio, dunque, è principalmente quello di poter chiedere un finanziamento aggiuntivo passando ad esempio 150mila a 200mila euro ed ottenendo altri 50mila euro, o modificare gli intestatari e i garanti del mutuo.
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