Ora per fare shopping o trasferire denaro basta un clic sul cellulare

Aumentano anche le transazioni tra privati Come funzionano Jiffy, Satispay e Tinaba

Onofrio Lopez

App per effettuare pagamenti, prelievi senza carta e bonifici istantanei. Il mondo dei servizi bancari è diventato sempre più smart per assecondare il desiderio di libertà dai vincoli fisici espresso dalla clientela. È indubbio che siano i millennials i veri attori di questo cambiamento, considerato che è in progressivo decremento il numero di coloro che associano all'online una minore percezione di sicurezza. Tant'è vero che i pagamenti digitali sono in costante incremento e, secondo quanto rilevato dell'Osservatorio sulle carte di credito realizzato da Assofin, Crif e GfK, nel 2016 il rapporto tra il valore delle transazioni effettuate con carte e il Pil nel nostro Paese si è attestato al 9,6 percento. C'è spazio per un ulteriore sviluppo considerato che la media europea è del 13,6 per cento.

A spingere l'evoluzione dei pagamenti sono i millennials. La ricerca Digital Payments, pubblicata da Visa, ha evidenziato come lo sviluppo dei pagamenti in mobilità sia proprio trainato da questa categoria di consumatori. I giovani europei, con una media del 57%, sono infatti al primo posto per l'utilizzo dei dispositivi mobili in caso di money transfer ad amici e parenti. In particolare, i millennials mostrano una preferenza per i servizi di più recente introduzione come il couponing (buoni acquisto online), il cashback (incentivi all'acquisto sotto forma di premio fedeltà) e i prelievi cardless, ossia i prelievi presso gli atm senza l'utilizzo della carta di debito, ma avvalendosi dell'app installata sul proprio smartphone o tablet.

Tra le nuove tendenze che stanno prendendo piede c'è anche quella dei trasferimenti di denaro da persona a persona in modalità peer-to-peer. Il fondo Sator ha lanciato la piattaforma Tinaba per i pagamenti digitali. Sia ha sviluppato l'app Jiffy che può essere personalizzata dalle singole banche ed è usata da molti gruppi tra cui Intesa, Unicredit, Ubi, Bnl, CheBanca!, Widiba, Carige, Crédit Agricole e prossimamente anche da WeBank. Poi c'è Zac di Icbpi (scelta da Creval), Hype di Banca Sella e Chat&Cash di Banco Bpm. Satispay, che tra i suoi investitori annovera il gruppo Iccrea, è stata concepita inizialmente come peer-to-peer e si è estesa successivamente agli esercizi commerciali, Esselunga in primis. I soldi si inviano tramite Iban dall'app: funziona come un messaggio su una chat. Satispay gira su iPhone e Android e, poiché si «aggancia» al conto, è disponibile per tutte le banche. Anche un operatore tradizionale come Poste Italiane ha sviluppato piattaforme per il trasferimento di denaro tra utenti o per i pagamenti, integrando i servizi BancoPosta e PostePay sulla sim PosteMobile che consente anche di effettuare pagamenti contactless.

Ovviamente questo business fa gola anche agli operatori tecnologici. Apple Pay ha coinvolto nel nostro Paese grandi realtà come Unicredit, Banca Mediolanum, American Express, Widiba, CartaBcc, Carrefour Bank oltre alla carta di credito virtuale boon di Wirecard. Samsung Pay arriverà all'inizio dell'anno prossimo. I due sistemi hanno molti punti in comune: si tratta di un portafoglio virtuale nel quale inseriamo la nostra carta di credito.

Lo smartphone, dotato di tecnologia Nfc (comunicazione di corto raggio) può essere avvicinato al Pos, proprio come le nostre carte, e in virtù del riconoscimento biometrico della nostra impronta digitale «dirà» al terminale che stiamo pagando con la nostra card senza condividere le credenziali. Amazon Pay è già una realtà per chi ha inserito la propria carta nel sistema di Jeff Bezos.

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