Equitalia è "troppo lenta ed inefficiente" e così il comune la lincenzia. Succede a Padova, dove la giunta euganea ha preferito ingaggiare una società privata per incassare almeno 4 dei 60 milioni di arretrato non riscosso.
Come spiega Il Mattino di Padova, si tratta solamente di una decisione anticipata: entro il 15 giugno tutti i comuni d'Italia dovranno organizzarsi diversamente. A Padova hanno varato un esperimento di 12 mesi: l'obiettivo è quello di recuperare i crediti del comune derivanti dal mancato pagamento delle multe. Inizialmente si parla dei 4 milioni non riscossi nel 2013, ma sul lungo periodo nel mirino ci sono 60 milioni di euro (di cui però 32 sono già caduti in prescrizione).
Ed è proprio da questa prescrizione che prendono le mosse le accuse del comune guidato da Massimo Bitonci: "Equitalia Servizi spa - si legge nella delibera del 13 gennaio firmata dall’assessore alla Sicurezza Maurizio Saia -non ha prodotto risultati soddisfacenti sia per i tempi di svolgimento del servizio, notevolmente lunghi, che per i risultati ottenuti in termini di somme recuperate."
Il mancato funzionamento delle riscossioni, ammonisce tuttavia il sindaco, è da imputare anche all'amministrazione precedente: "Equitalia ha agito in modo fallimentare anche a causa dell’omesso controllo della precedente amministrazione sull’attività di riscossione - spiega il primo cittadino - In varie situazioni ha vessato i cittadini quando avrebbe dovuto trovare soluzioni meno
rigide per i pagamenti, come le transazioni e le rateizzazioni".Non è ancora noto il nome della nuova società: quello che cambierà, assicurano da Palazzo Moroni, sede del municipio, sarà la "maggiore trasparenza".
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