Popolare di Bari, previsto aumento di capitale da 1,4 miliardi di euro

Il buco nei conti della Popolare di Bari è più grande di quello stimato. Interverranno il consiglio del Fondo Interbancario di tutela dei depositi e Mcc, controllata del tesoro

Popolare di Bari, previsto aumento di capitale da 1,4 miliardi di euro

Cattive notizie sul fronte della Banca popolare di Bari. Il buco nei conti, infatti, è molto più grande di quello stimato fino ad oggi. Per tappare la falla servono molti più soldi di quanto preventivato tanto che si ipotizza nei prossimi mesi una ricapitalizzazione da ben 1,4 miliardi di euro.

A fare un quadro più chiaro sui numeri è stato il Consiglio del Fondo interbancario di tutela dei depositi che, su richiesta dei Commissari straordinari della Popolare di Bari, ha approvato oggi un intervento immediato che prevede un investimento fino a 700 milioni, con i primi 310 milioni, e fino a 390 milioni a seguire, nell'aumento di capitale dell'istituto pugliese, in agenda nella seconda metà del 2020. L’altra metà, invece, toccherà a Mcc, una controllata del Tesoro.

''Il rafforzamento patrimoniale da 1,4 miliardi sarà da realizzare nei prossimi mesi – si legge nella nota del Fondo guidato da Salvatore Maccarone - anche alla luce di quanto previsto dal decreto del governo 142 del 2019''. Quello che il 15 dicembre scorso stanziava 900 milioni di ricapitalizzazione a Invitalia, controllante pubblica di Mcc.

Il consiglio del Fondo ha anche preso l'impegno a partecipare fino a un massimo di 700 milioni alla prossima ricapitalizzazione della banca. Un importo sì elevato ma ritenuto idoneo ''a perseguire gli obiettivi di risanamento e rilancio'' dell’istituto stilati nel piano industriale 2020-2024 predisposto dai commissari e dalle analisi svolte dallo stesso fondo con i propri advisor legali e finanziari.

Il piano industriale presentato dai commissari straordinari dell'istituto, Blandini e Ajello, prevede la cessione di 2 miliardi di crediti deteriorati e una netta riduzione dell’attivo e del passivo della banca e, allo stesso tempo, una riduzione della rete di sportelli con la conseguente uscita di circa 900 impiegati. L’obiettivo è quello di riportare in equilibrio la più grande popolare del Sud anche attraverso la crescita delle commissioni dovuto al nuovo modello di business di banca per gli investimenti nel Mezzogiorno.

Domani, inoltre, sarà

la volta del MediocreditoCentrale che riunirà il cda per deliberare il suo impegno nel salvataggio della Popolare di Bari. L'impegno della banca controllata da Invitalia sarà di altri 700 milioni di euro.

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