La richiesta choc dell'Europa alla Grecia: "Non pagate stipendi e pensioni per due mesi"

Secondo quanto raccontano i media greci, la proposta sarebbe stata respinta da Varoufakis

La richiesta choc dell'Europa alla Grecia: "Non pagate stipendi e pensioni per due mesi"

È sempre alta tensione tra Grecia e Germania. Il duello sul piano di salvataggio di Atene prosegue e potrebbe riservare amare sorprese per i greci. Der Spiegel, afferma che uno scenario Grexit, ovvero un'uscita della Grecia dall'euro, potrebbe essere "l'inizio della fine". Di fatto, ha aggiunto, "se un paese lasciasse l'Unione, i mercati inizierebbero a chiedersi quale sarebbe il prossimo. E questo potrebbe essere l'inizio della fine" per la moneta unica.

Tsipras ha intanto informato il membro del partito Syriza Manolis Glezos sui progressi del suo esecutivo. Glezos ha ammesso a tal proposito che ci sono state diverse opinioni su alcune questioni, ma ha mostrato di avere speranza sulla possibilità che si arrivi a un accordo. In tutto questo, oltre all'avvertimento lanciato dal ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, l'Europa avrebbe proposto ad Atene di congelare i pagamenti degli stipendi e delle pensioni per un periodo che va da uno a due mesi.

Stando a quanto risulta da un'altra fonte, come racconta Wall Street Italia, la proposta dei creditori è stata rivelata da Elena Panaritis, economista greca, membro del Parlamento greco dal 2009 al 2012, vicina al ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, nel corso di un evento che si è tenuto al Deree College nella giornata di ieri. La richiesta sarebbe poi stata confermata oggi. "Quando diciamo che abbiamo problemi di liquidità, ci dicono di non pagare gli stipendi e le pensioni per uno o due mesi", ha detto Panaritis, secondo i media greci. I creditori avrebbero fatto la proposta a margine del meeting del Brussels Group che si è tenuto due giorni fa.

"Panaritis non ha rivelato quale dei creditori della Grecia (Bce, Fmi, Ue), ha presentato questa proposta. (...) Sembra comunque che la proposta sia stata fatta al ministro delle finanze Yanis Varoufakis che l'ha immediatamente respinta, descrivendola "vergognosa", scrive il sito Keep Talking Greece.

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