La benzina continua la sua corsa, sempre più vicina ai due euro al litro. Un rincaro che porterà nella casse statali un gruzzolo consistente. All'erario, secondo i calcoli di Adusbef e Federconsumatori, arriveranno incassi per 9,8 miliardi di euro, grazie agli aumenti sui fronti Iva e accise.
L'incremento della tassazione scattato tra marzo dell'anno scorso e marzo 2012 porterà nelle tasche statali 20 centesimi in più sulla benzina, 23 sul gasolio, per un totale mensile che tocca un rialzo di 240 milioni sulla verde e di 575 milioni sul diesel. In totala 9,8 miliardi in più ogni anno.
Gli aumenti sulla benzina susseguitisi da marzo 2011 ad oggi, sottolineano sempre Adusbef e Federconsumatori, comportano in termini annui "ricadute di +516 euro ad automobilista, pari ad oltre 40 giorni di spesa alimentare di una famiglia media.
E se le notizie non sono già positive, la Faib Confesercenti denuncia: i rincari non sono finiti.
Da qui a Pasqua i prezzi al distributore potrebbero superare i due euro al litro. Per scongiurare ulteriori aumenti sarebbe necessario avviare subito la regolazione del mercato all'ingrosso per bloccare la corsa dei prezzi della benzina e la speculazione.
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