Il bonus per i televisori si arricchisce di nuovi fondi da parte del governo: 68 milioni di euro ulteriori per l'acquisto di un decoder che consenta il funzionamento dei vecchi apparecchi anche con le nuove frequenze del digitale terrestre o per un televisore nuovo già al passo con la nuova tecnologia.
Ecco le novità
La nuova cifra va ad aggiungersi ai 117 milioni precedenti ancora non consumati del tutto dalle famiglie italiane: la somma totale per il 2022 è quindi di 185 milioni di euro. Tra le novità più rilevanti, la possibilità per i pensionati over 70 di ricevere il decoder direttamente a casa propria grazie alla consegna a domicilio effettuata dalle Poste. Per usufruire di questa agevolazione, però non bisognerà avere un reddito superiore a 20mila euro annui. Queste misure servono da incentivo per adattarsi ai cambiamenti operativi dal 2022 con la trasmissione di tutti i canali con il digitale terrestre di seconda generazione (Dvb T2 - Hevc Main 10).
Le regole già in vigore
La "transizione" del digitale è operativa già da alcuni mesi, tant'é che il bonus tv è già stato utilizzato da numerose famiglie per comprare un nuovo televisore a prescindere dalla fascia di reddito con uno sconto del 20% applicato direttamente al momento dell'acquisto. Questa percentuale si traduce in un risparmio massimo, e non oltre, le 100 euro. Come riporta Repubblica, poi, chi vuole sfruttare le agevolazioni deve essere in regola con il canone Rai (esclusi gli over 75). E poi, si può rottamare il vecchio apparecchio se è stato acquistato prima del 22 dicembre 2018.
Oltre al bonus attuale, rimane anche l'incentivo del 2019 che garantisce fino a "30 euro di sconto per un nuovo televisore oppure per un decoder, ma a patto di avere un Isee (come famiglia) non oltre i 20 mila euro annui". In questo caso, le famiglie con reddito non superiore a 20mila euro, possono sommare i due bonus ma soltanto l'acquisto di un solo televisore. Secondo le stime del Sole24Ore, fino a novembre non c'è stato il boom che ci si aspettava: sono stati spesi 93,6 milioni per la rottamazione mentre l'acquisto di nuove tv e decoder è di circa 1,6 milioni. Un'accelerazione c'è stata dal 20 ottobre in poi quando è iniziato lo switch off di alcuni canali, nove della Rai e sei di Mediaset, già visibili soltanto con i nuovi parametri.
Qual è il calendario
Come ci siamo occupati sul Giornale.it, da gennaio 2022 molte Regioni cominceranno ad adeguarsi al cambiamento: dal 3 gennaio al 9 marzo saranno coinvolte Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia (esclusa la provincia di Mantova), provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano; dal 6 febbraio al 14 marzo Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna (esclusa la provincia di Piacenza); dal 1° marzo al 15 maggio Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata; Abruzzo, Molise, Marche e, infine, dal 1° maggio al 30 giugno anche
Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania. Poi, dal 2023, avremo anche il digitale terrestre di seconda generazione (DVBT-2 - HEVC Main10): in quel caso, però, i nostri televisori saranno già al passo con il cambiamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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