Sono scene che rimandano a ricordi di sovietica memoria. Le code interminabili davanti ai grandi magazzini nella frenetica ansia di spendere gli ultimi rubli rimasti prima che la svalutazione assuma proporzioni apocalittiche.
Scene che ricordano quelle del 1998, alla vigilia del default e della gravissima crisi finanziaria che resterà come un incubo nell'immaginario collettivo della Russia. Secondo Ansa, che cita il quotidiano Vedomosti, a causa del crollo della moneta nazionale i distributori di auto straniere hanno momentaneamente sospeso le forniture ai concessionari, che a loro volta hanno congelato le vendite.
Contestualmente anche Apple ha annunciato la chiusura momentanea del suo negozio online: "A causa delle fluttuazioni estreme del valore del rublo, il nostro negozio online in Russia non e' al momento disponibile, mentre rivediamo i prezzi - si legge in una nota dell'azienda - Ci scusiamo con i clienti per il disagio"
Dopo la giornata da incubo di ieri, che ha fatto segnare i dati peggiori sin dal 1995, questa mattina il rublo, all'apertura delle borse, ha fatto ancora peggio della chiusura di ieri: il dollaro viene scambiato a 70,72 (+3,22 rubli) e l'euro a 88,6 (+3,45 rubli). La divisa nazionale continua ad essere soggetta ad oscillazioni prolungate.
La Banca centrale russa, nel frattempo, ha reso noto di aver speso, nella sola giornata di lunedì, almeno due miliardi di dollari nel tentativo di difendere la
valuta nazionale. Dopo il rialzo dei tassi dal 10,5% al 17% deciso dall'istituto di credito centrale, il rendimento sul decennale era salito ieri fino al 16,50%. Oggi invece il rendimento è sceso sotto la soglia del 15%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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