Il ritorno di Sace nell'alveo delle società partecipate direttamente dal ministero dell'Economia dovrebbe essere praticamente cosa fatta. Secondo quanto riportato da Reuters, il governo dovrebbe aver varato il decreto che permette al Tesoro di ricomprare la società specializzata nell'assicurazione dei crediti all'esportazione dalla Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), in un'operazione del valore di circa 4,25 miliardi di euro. I ministri dell'Economia e degli Esteri hanno firmato il provvedimento rispettivamente il 19 e il 22 gennaio scorsi, ha riferito l'agenzia di stampa.
Il dicastero guidato dal ministro dell'Economia, Daniele Franco (in foto) ha dato seguito alle previsioni legislative emanate dal suo predecessore Roberto Gualtieri durante il governo Conte II, quando il Tesoro si rese conto dell'importanza del controllo diretto della società, di cui condivide l'esposizione al rischio, data la sua crescente importanza nel sostenere l'economia italiana, soprattutto dopo l'esplosione della pandemia di Covid-19. Il direttore generale del ministero, Alessandro Rivera, è stato da sempre uno dei grandi «sponsor» dell'operazione sostenendo che il controllo indiretto di Sace di fatto rendesse più farraginoso il processo decisionale in seno alla società.
Il ritorno sotto l'ombrello di Via XX Settembre, riferivano nei mesi scorsi fonti finanziarie, semplificherebbe la gestione del dossier Fincantieri (controllata da Cdp con il 71%) ed esposta
per circa 5 miliardi. L'emissione di titoli di Stato necessaria a chiudere l'operazione, che andrà ad aumentare il debito pubblico italiano, è già stata inclusa nei target di finanza pubblica resi noti lo scorso settembre.
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