Safilo «perde» Dior e il titolo fa -6%

Dal 31 dicembre 2020 Safilo, dopo aver perso negli anni scorsi Gucci, non produrrà più nemmeno gli occhiali a marchio Dior, la cui licenza pesa per il 13% delle vendite.

«Durante gli oltre vent'anni di licenza eyewear Dior, Safilo ha creato collezioni che hanno fatto la storia nel settore», ha commentato l'ad Safilo, Angelo Trocchia, aggiungendo che «la nostra azienda vanta 85 anni di esperienza e, per costruire una Safilo ancora più forte per il futuro, intendiamo continuare a valorizzare la solidità di un portafoglio licenze interessante e bilanciato, nonché i nostri marchi di proprietà che stanno crescendo in linea con il nostro piano». «Continuiamo ad essere totalmente concentrati» sul business plan «con l'obiettivo di far crescere le vendite focalizzandoci su aree geografiche, marchi e canali chiave, recuperando al contempo la nostra performance operativa grazie al programma di riduzione dei costi in corso», ha evidenziato Trocchia.

Entro fine anno sarà presentato un nuovo business plan che acceleri il percorso verso «il ripristino di un livello di profittabilità adeguato e sostenibile entro il 2020, che ci consentirà di gestire efficacemente questa uscita della licenza», ha concluso l'ad, ricordando i rinnovi di marchi chiave come Tommy Hilfiger, Havaianas e Fossi. «Ci aspettiamo quindi che il titolo possa essere ancora sotto pressione. L'amministratore delegato ha annunciato un nuovo piano industriale entro fine 2019, aper dare visibilità sulle azioni necessarie per recuperare redditività», dicono gli analisti di Equita Sim ribadendo che «dal punto di vista finanziario, il gruppo è in grado di gestire la transizione, grazie al recente aumento di capitale e all'accordo di rifinanziamento».

Secondo gli esperti di Mediobanca Securities, «anche se ampiamente attesa, la fine della licenza Dior peserà sulle azioni nel breve termine e farà passare in secondo piano il raggiungimento degli obiettivi del business plan». In Borsa Safilo ha perduto il 6% a 0,87 euro.

GDeF