S&P, Saccomanni: "Si basano su dati passati"

Il ministro critica le agenzie di rating: "Possono avere effetti destabilizzanti. Contano più i risparmiatori"

S&P, Saccomanni: "Si basano su dati passati"

Dopo il taglio da parte di S&P al rating dell'Italia, il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, mette in discussione il ruolo delle agenzie di rating, ree di avere "effetti prociclici e destabilizzanti".

Soprattutto, secondo Saccomanni, Standard&Poor's non è aggiornata sui nostri conti e ha basato la sua decisione "su una estrapolazione meccanica dei dati passati", senza "considerazione per le misure prese e con la percezione di rischi basati solo sugli scenari peggiori".

"Quello che conterà sarà la valutazione dei risparmiatori italiani e stranieri", ha assicurato il ministro all’Assemblea dell’Abi, ricordando che le emissioni di oggi "sono andate piuttosto bene" nonostante il taglio del rating.

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