Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, prepara la botta in bolletta per il prossimo 1 ottobre, quando scatterà l'aggiornamento delle tariffe di gas e corrente elettrica: dopo i netti incrementi registrati lo scorso luglio, è dunque più che probabile un nuovo rincaro generale per i contribuenti italiani. A metterlo in conto è stato lo stesso ministro alla Transizione Ecologica, Cingolani: "Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, il prossimo trimestre aumenta del 40%, queste cose vanno dette, abbiamo il dovere di affrontarle".
Le imprese
Al contempo, inoltre, dovranno entrare in vigore anche i contratti annuali di fornitura elettrica ai grandi consumatori ed alle imprese. A proposito delle imprese in Italia, bisogna rilevare il fatto che quelle "piccole" sono vessate da tariffe di luce e gas decisamente più pesanti rispetto alle più "grandi": per quanto concerne l'energia elettrica, infatti, le prime pagano circa il doppio rispetto alle seconde, mentre se si guarda al costo del gas il divario sale fino al 178%. Il dato viene documentato direttamente dalla Cgia di Mestre: "Nella bolletta energetica, le piccole imprese pagaino mediamente 151,4 euro ogni 1.000 kWh consumati (IVA esclusa) contro i 77 euro ogni 1.000 kWh delle grandi industrie", comunica infatti l'Ufficio Studi. "Per il consumo di gas, il costo medio per le piccole aziende è di 59 euro ogni 1.000 kWh (Iva esclusa), mentre per le grandi imprese la una tariffa media è di 21,2 euro ogni 1.000 kWh".
I dati complessivi che si possono ricavare collocano il nostro Paese ai vertici della poco lusinghiera classifica dei costi energetici più alti d'Europa: questo, soprattutto, a causa della componente fiscale (tasse e oneri vari), che da noi pesa il 50% del totale della bolletta. Solo la Germania, nell'area Euro, riesce a far peggio di noi, con tariffe più care del 16,7%. Nella classifica delle tariffe gas, invece, l'Italia è terza dietro Finalndia e Portogallo.
I consumi degli elettrodomestici
Ad influire maggiormente sulle bollette dei privati cittadini sono i costi legati al consumo degli elettrodomestici, divenuti indispensabili, tra cui la lavatrice. Ottimizzarne l'utilizzo, tuttavia, può aiutare a contenere il peso dei consumi complessivi in bolletta.
Il primo passo, che vale non solo per la lavatrice, è quello della sostituzione con modelli a consumo ridotto, appartenenti dunque alle categorie A, A+ o A++: in questo caso, per agevolare l'acquisto, è possibile ricorrere al bonus elettrodomestici. La pulizia costante della lavatrice, e quella del filtro almeno una volta ogni due mesi, possono risultare di fondamentale importanza, così come la gestione del "prelavaggio". Questo "programma", in grado di far lievitare i costi della bolletta, sarebbe da evitare: nel caso in cui risultasse necessario, si può adottare un piccolo trucco.
È possibile, infatti, avviare la lavatrice per una decina di minuti, per poi tenerla spenta per circa un'ora prima di farla ripartire: così facendo i panni resteranno in ammollo, un'ottima fase preparatoria prima del lavaggio vero e proprio, oltre che un risparmio che risulterà evidente anche in bolletta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.