Prova del nove per il Superbonus: scattano i controlli nonostante le proroghe e, come abbiamo visto sul Giornale.it, l'ok alla quarta cessione del credito "a patto che ci sia il vincolo della responsabilità solidale con il committente", come spiegano gli esperti in materia di bonus edilizi. A proposito, c'è anche il bonus casa ma bisogna fare attenzione sia che si tratti di privati, partite Iva o soggetti Ires.
A chi arriva la lettera del Fisco
L'orientamento dell'Agenzia delle Entrate in materia è molto chiaro: andrà bloccata sul nascere eogni richiesta di bonus nel caso in cui il credito fiscale dovesse essere di dubbia provenienza. Come spiega Investireoggi, a quel punto le lettere del Fisco non arriverebbero ai proprietari che hanno deciso i lavoari ma ai tecnici professionisti asseveratori che sarebbero chiamati a rispondere presente sui controlli preventivi dando tutta una serie di informazioni e documenti per poter sbloccare il passaggio ai crediti fiscali.
Quali sono le pene
Nel caso specifico, con il Superbonus 110% sarà compito del professionista avvisare chi gli commissiona i lavori. Inoltre, le sanzioni sono state inasprite rispetto al recente passato con l'asseveratore dei lavori che rischia grosso: le multe possono arrivare addirittura a 100mila euro ma si rischia il carcere, è prevista una reclusione fino a 5 anni se si dichiara e attesta il falso. Tutto questo accade mentre molti cantieri legati al Superbonus fanno fatica a proseguire e concludere i lavori sia per l’alto costo delle materie prime dovuto alla crisi ucraina ma anche per i problemi di approvvigionamento collegati al periodo storico che stiamo vivendo.
"Cessione gran passo in avanti"
Come abbiamo visto sul Giornale.it, c'è stato l'ok per poter effettuare anche una quarta cessione del credito per Superbonus e bonus edilizi vari. La proroga sarà valida fino al 30 giugno e riguarda il completamento dei lavori per villette e casi unifamiliari per almeno il 30% se si vuole godere dell'agevolazione. "Sul Superbonus stiamo registrando ulteriori passi in avanti", ha affermato il senatore Cinque Stelle, Agostino Santillo. "Una possibilità che però la riformulazione prevede soltanto a partire dal primo maggio 2022 e non per i crediti pregressi - spiega - Si tratta comunque di un passo in avanti, in linea con quanto in questi giorni abbiamo chiesto a più riprese.
La responsabilità in solido della banca, infatti, avrebbe rappresentato un deterrente per gli istituti, disincentivandone le operazioni di acquisto e cessione dei crediti. Sui crediti pregressi, inoltre, è arrivato l'impegno a garantirne la circolazione da parte di Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti. Vigileremo con grande attenzione anche su questo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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