"Renzi - sottolinea Capezzone - ha abilmente cercato di allontanare da sé le responsabilità a proposito della tassa sulla casa. Purtroppo per lui, non è così". E indica almeno tre ragioni: appena arrivato al Governo, all’inizio del 2014, Renzi ha subito confermato la Tasi, che era stata appena rimessa da Letta-Alfano nella legge di stabilità di fine 2013 (dopo che invece, nell’estate del 2013, Forza Italia era riuscita a far abolire l’Imu prima casa dal Governo Letta-Uno). Inoltre Renzi "ha addirittura aumentato l’aliquota di un altro 0,8 per mille". Infine "la sua maggioranza respinse la scorsa primavera i miei emendamenti per toglierla sulla prima casa, in coincidenza con la conversione parlamentare del decreto salva-Roma (all’inizio di aprile)".
Ma il quadro si fa oggi ancora più preoccupante perché, come spiega il presidente della Commissione finanze, in base alla prima analisi che siamo riusciti a svolgere, con i dati finora disponibili, il gettito della Tasi sulla prima casa rischia di essere superiore a quello dell’Imu di Monti 2012. Quindi, non solo ci sarà una stangata rispetto al 2013, quando gli italiani - di fatto - non pagarono sulla prima casa, grazie all’azione di Forza Italia; ma può perfino accadere che si pareggi o si superi il livello del 2012, quando il gettito prima casa si attestò sui 4 miliardi di euro.
"Siamo di fronte a una inaccettabile patrimoniale - tuona Capezzone -. Ed è altresì evidente che tra ottobre e dicembre la stangata sulle famiglie italiane colpirà buona parte delle tredicesime, che risulteranno 'vanificate' dalla tassa sulla casa: quindi, altro che ripresa dei consumi". E punta il dito su alcune aggravanti: "Le maggiori tasse sugli immobili hanno determinato un fortissimo depauperamento del patrimonio immobiliare, mettendo in ginocchio l’edilizia e tutta la filiera collegata". L'anno prossimo, tra l'altro, "la situazione peggiorerà di molto visto che l’aliquota massima sulla prima casa potrà salire fino al 6 per mille, con un gettito potenziale (sempre solo sulla prima casa!) di circa 10 miliardi di euro".
Per quanto riguarda le detrazioni, prosegue Capezzone, "i Comuni non sono tenuti a dimostrare che tutto il gettito incassato dallo 0,8 per mille aggiuntivo sia destinato integralmente agli sconti per famiglie, anziani, giovani coppie, famiglie disagiate; a conferma di ciò, il Governo e la maggioranza si sono purtroppo opposti ad un mio emendamento volto a vincolare integralmente la quota aggiuntiva alle detrazioni".
"Per
quanto mi riguarda - conclude l'esponente di Forza Italia - riproporrò in ogni sede possibile gli emendamenti per sopprimere la Tasi sulla prima casa, e per attenuare la tassazione anche su ogni altro tipo di immobile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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