LE TASSE AMMAZZANO GLI STIPENDI Uno su due vive con meno di 15mila euro

Per il 49% del Paese il reddito complessivo lordo annuo non supera i 15.000 euro. L'INIZIATIVA DEL GIORNALE / Strozzati dalle tasse: raccontaci la tua storia a segnala@ilgiornale.it. Leggi le lettere e ascolta l'audio dei lettori

LE TASSE AMMAZZANO GLI STIPENDI Uno su due vive con meno di 15mila euro

L'Istat rivela i dati provvisori sui prezzi alla produzione dei prodotti industrali, in aumento sia rispetto al mese precedente (+0,3%), che rispetto allo stesso mese dell'anno scorso (+3,1%).

I prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno salgono rispetto a gennaio (+0,4%) e su base tendenziale (+3,2%). Al netto del comparto energetico il rincaro è dello 0,4% congiunturale, che corrisponde a un +1,5% di incremento tendenziale. Gli aumenti sul mese precedenti sul mercato estero raggiungono lo 0,1% (+0,3% nell'area euro, stabile all'esterno). In termini tendenziali si registra un aumento del 2,4% (+2,0% per l’area euro e +2,8% per quella non euro).

A rimanere sostanzialmente stabile è invece l'inflazione, con un tasso annuo si ferma al 3,3%, valore che si era già registrato a febbraio. E stabile è anche il tasso di crescita annuo del prezzo della benzina, che rimane al 18,6%, in salita invece del 3,4% su base mensile. Rincari per il gasolio per i mezzi di trasporto, su del 22,5% in termini tendenziali, dell'1,9% sul piano congiunturale.

Superiore al tasso d'inflazione (+4,6%) il rincaro annuo del carrello della spesa, ovvero dei prezzi di quei prodotto acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti).

Boom anche per i prezzi delle sigarette, che fanno un balzo dell'8,8% su base annua, dell'1,7% a febbraio, per caffè e zucchero (+0,6% e +0,3%), traino dell'aumento del carrello della spesa. E infine per pasta e pane (per entrambi +0,3%),

Per gli alimentari non lavorati, il calo dei prezzi è impuabile alla dimunizione dei prezzi dei vegetali freschi (-2,4%). Diminuzioni su base mensile più moderate per Patate (-0,7%), e pesce fresco di mare di pescata (-1,3%). In aumento congiunturale la frutta fresca, in diminuzione in termini tendenziali.

Secondo le stime preliminari rese note oggi dall'Istat, rivela il Codacons, il rincaro annuo del carrello della spesa, il più alto da ottobre del 2008, tradotto in termini di costo della vita, porterà una famiglia di quattro persone a sborsare 671 euro in più all'anno.

Un italiano su due guadagna meno di 15mila euro

Dall'elaborazione delle ultime dichiarazioni Irpef (2011 su anno di imposta 2010), il reddito medio degli italiani è pari a 19.250 euro. Il reddito italiano è cresciuto negli ultimi dodici mesi dell'1,2%. Per quasi metà del Paese (49%) il reddito complessivo lordo annuo non supera comunque i 15.000 euro. Un terzo (14 milioni) non supera i 10.000 euro. 

La regione con i redditi medi più elevati è la Lombardia (22.710 euro), seguita dal Lazio (21.720 euro). Il reddito medio più basso si trova in Calabria (13.970 euro).

Nel 2010 si evidenzia in conrotendenza una crescita superiore del reddito complessivo medio al Nord, rispetto al resto del Paese: gli incrementi variano da un massimo dell'1,3% al nord-ovest ad un minimo dello 0,6% nelle isole.

La categoria degli imprenditori sarebbe quella più povera.

A guardare i dati del Ministero, nel 2010 gli imprenditori sono i lavoratori più poveri, con una media di 18.170 euro. Dietro di loro i dipendenti (19.810 euro) e gli autonomi (41.320 euro) che quindi conquistano il primato dei lavoratori con il reddito più elevato.

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