Se la banda ultralarga non arriva con rete terrestre può anche arrivare dal cielo, tramite satellite. Questa l'idea di Tim che, nell'attesa delle decisioni di Enel sulla cessione del suo 50% di Open Fiber, mossa necessaria per la realizzazione di una rete unica in fibra, ha firmato un accordo con Eutelsat per portare la banda larga ovunque in Italia attraverso i satelliti.
In Borsa ieri Telecom Italia ha così messo a segno un significativo rialzo (+2,84%) tornando a 0,36 euro per azione, certamente spinta non soltanto dalle prospettive offerte dalla nuova rete satellitare, ma per le voci sempre più insistenti e ripetute che vedono Enel pronta ad approvare la cessione del 40% di Open Fiber al fondo australiano Macquarie in occasione del prossimo cda della società fissato per il 23 novembre. Mentre Cassa depositi & prestiti, anch'essa socia di Open Fiber al 50% ma anche azionista di Telecom (10%), acquisirebbe un altro 10% della nuova della fibra.
In questo modo Cdp diventerebbe il socio di controllo di Open Fiber, semplificando le trattative con Tim per la realizzazione della rete unica in fibra ottica. Ma non solo. Così facendo il peso di Cdp nella nuova società per la fibra sarebbe più evidente e dunque ci sarebbero meno ostacoli da parte di Authority e Antitrust per la sua realizzazione. Ma ieri per Tim era la giornata della rete satellitare.
«Abbiamo ordinato una serie di satelliti che orbiteranno sull'Italia - ha detto l'ad di Tim, Luigi Gubitosi- Tra poco inizieremo con servizio che chiameremo «Tim dovunque», per portare la banda ultralarga anche in posti remoti: dall'Isola di Montecristo all'eremo più sperduto, alla baita in alta montagna. Tim ora dispone di tutte le tecnologie per portare il collegamento a banda ultralarga nel Paese. Nel 2021 il servizio sarà attivato in via sperimentale ma già nel 2022 sarà attivo ovunque in Italia, isole comprese».
L'accordo, che vale 150 milioni di euro, è in linea con l'obiettivo di chiudere progressivamente il digital divide nel nostro Paese a partire dal 2021 e coprire in questo modo anche le zone più isolate e remote dello Stivale.
Nel dettaglio Tim acquisterà nei prossimi anni l'intera capacità trasmissiva sull'Italia di due nuovi satelliti ad altissime prestazioni che Eutelsat ha recentemente attivato.
L'offerta a banda ultralarga satellitare sarà lanciata nei primi mesi del 2021 e si andrà ad aggiungere alle offerte di connettività ultrabroaband già presenti sul mercato, che spaziano dalle reti in fibra e in fibra e rame fino al collegamento mobile su rete dedicata Fwa, per coprire anche le zone più isolate del territorio nazionale. Verrà così estesa ad un sempre maggiore numero di cittadini la possibilità di lavorare e studiare a distanza. Ma non solo. Si potrà così usufruire dei servizi di intrattenimento online, mentre le aziende essendo connesse potranno cogliere tutte le possibilità derivanti dal digitale e dall'industria 4.0.
Soddisfatto
per l'accordo anche l'ad di Eutelsat, Rodolphe Belmer. «Con i nostri satelliti Tim - ha detto- fornirà la banda larga ad alta velocità a tutte le famiglie italiane: il 2021 sarà un punto di svolta nella banda larga fissa».
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