Nonostante la proroga del blocco dei licenziamento che congela il mercato del lavoro, i dati Istat non perdonano. A dicembre, certificano i dati dell'Istituto italiano di statistiva, l’occupazione cala, cancellando il trend positivo che tra luglio e novembre aveva portato a un rimbalzo con 220 mila occupati in più. A pagarne le spese sono soprattutto donne e autonomi: 79 mila posti bruciati in un solo mese. Dopo quattro mesi di progressivo calo, torna a crescere anche la disoccupazione, sfiorando il 9%.
E il Covid, in un anno, ha polverizzato 444mila posti. "Una carneficina! - commenta Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori - . Nonostante il blocco dei licenziamenti, uno tsunami si è abbattuto sui lavoratori italiani. Ci domandiamo cosa accadrà se il governo dovesse avere la malaugurata idea di non prolungare la cassa Covid e di togliere il blocco legislativo ai licenziamenti. Sarebbe una tragedia! Le due misure devono andare avanti di pari passo fino a che non sarà finita l'emergenza sanitaria".
Donne e autonomi: chi paga l'effetto Covid
Isomma, l'effetto Covid picchia duro anche sul versante occupazione. "Le ripetute flessioni congiunturali registrate tra marzo e giugno 2020, unite a quella di dicembre - riporta l'Istat - hanno portato a una riduzione dell'1,9% nell'arco dei 12 mesi. La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (235.000) e autonomi (209.000) e tutte le classi d'età, ad eccezione degli over 50, in aumento di 197.000 unità, soprattutto per effetto della componente demografica. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 0,9 punti percentuali, dal 58,9 al 58%". Nonostante il calo di dicembre, il livello dell'occupazione nel trimestre ottobre-dicembre 2020 è superiore dello 0,2% a quello del trimestre precedente (luglio-settembre 2020), con un aumento di 53.000 unità Il mese di dicembre mostra, rispetto a novembre, una dinamica decisamente diversa tra donne e uomini, con il tasso di occupazione che scende per le prime di 0,5 punti mentre cresce quello di inattività (+0,4 punti). Per gli uomini, invece, l'l'occupazione è stabile e cala l'inattività (-0,1 punti).
Allarme trentenni: 1 su 3 è senza lavoro
Il tasso di disoccupazione è salito in Italia al 9,0% (+0,2 punti) a dicembre, tra i giovani il tasso è aumentato al 29,7% . Gli occupati a dicembre erano 22.839.000. Considerate le fasce di età si rileva la crescita degli over 50 (+197.000) a 8.938.000 unità grazie anche all'effetto demografico e al blocco dei licenziamenti. Batosta anche per la fascia tra i 35 e i 49 anni che perde 315.000 unità e arriva a 9.069.000. Ormai a un soffio dagli over 50.
I lavoratori più giovani (15-24 anni), spesso impegnati in lavori più precari, calano di 145.000 unità (il 13,%), sotto il milione rispetto a dicembre 2019. Mentre a pagare è soprattutto la fascia tra i 25 e i 34 anni che perde 181.000 unità in un anno.Il tasso di disoccupazione sale al 9% (+0,2 punti), quello giovanile al 29,7% (+0,3 punti) #istat https://t.co/fFBgmMWXBk pic.twitter.com/peU7IkarQJ
— Istat (@istat_it) February 1, 2021
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