Le compravendite scendono, ma la casa rimane sempre il bene rifugio per eccellenza nei pensieri delle famiglie italiane. Certo le tasse sono pesanti, ma acquistare una prima casa, anche a prezzo di sacrifici, è certamente una mossa vincente.
«Il Giornale»ha pensato a una piccola guida pratica per fornire qualche spunto di riflessione a coloro che intendono investire nel mattone.
Ad esempio, quali devono essere le caratteristiche da prendere in considerazione prima di acquistare un’abitazione? E se si punta a un investimento, dove e come comperare? Le città d’arte possono garantire una buona redditività, così come anche le case all’estero sono da prendere in considerazione, soprattutto nei Paesi che danno la possibilità di puntare su valute diverse dall’euro.
Poi ci sono i box, i terreni e gli Etf immobiliari, ossia i fondi passivi che consentono di puntare sul mattone evitando la stangata dell’Imu.
Anche se le supertasse sul mattone hanno fatto passare la voglia a molti, anche stranieri, di investire nel Bel Paese.
Il bilocale è quello che rende di più Puntare su città d’arte e universitarie
Il trilocale, in zona semicentrale, è la metratura migliore intermini di crescita di valore per chi vuole comperare casa allo scopo di abitarla, mentre se l’obiettivo è affittarla la scelta dovrebbe ricadere sul bilocale, meglio se in centro. In Italia l’80%delle transazioni avvengono per acquistare casa a uso diretto, mentre solo il 20% acquista per investimento. I criteri di ricerca, metratura a parte, sono più o meno gli stessi. Tra le priorità c’è la scelta di un quartiere sicuro, la presenza di trasporti pubblici (meglio se metrò) e di negozi nei pressi. Importante è anche il piano: uno alto garantisce migliore luminosità.Anche l’esposizione conta:a Nord sarà più fresco d’estate,ma anche più freddo ininverno,a Sud ilcontrario.Se ilriscaldamento è autonomo, si risparmierà sulle spese, mentre è sempre importante la presenza dell’ascensore. Quanto all’appartamento, bisogna verificare lo stato dello stesso e se necessita di profonda ristrutturazione. Mentre la presenza di terrazzino o giardinetto faranno della vostra nuova casa un oggetto unico. Il prezzo dipende dalla città e dalla zona: Milano e Roma, in zona centrale, possono arrivare a 20mila euro al metro quadro.Per investimento restano valide le città d’arte oppure quelle universitarie, come Venezia, Firenze o Bologna.
Londra, New York e Miami in testa Ma Lugano fa gola a tanti italiani
Comperare casa all’estero è il trend degli ultimi mesi. Londra, New York e Miami sono le località più gettonate, con Lugano. Ed è anche facile capire il motivo: offrono la possibilità d’investire in valute alternative all’euro, ossia sterline, dollari e franchi svizzeri. A Londra il mercato immobiliare è in ripresa, ma è comunquepossibileacquistarequalcosa, ancheseovviamente non a South Kensington, a prezzi ragionevoli, intorno ai 200-300mila euro. Che possono essere in parte finanziati con un mutuo da ripagaregrazie all’affitto che genera l’appartamento stesso. Lo stesso vale per New York e Miami (Usa),dove affittare l’immobile acquistato è relativamente semplice grazie alle agenzie che si occupano della gestionecompleta. Inoltre in Inghilterra e negli Usa le tasse di compravendita sono più basse rispetto all’Italia.Anche in questo caso bisogna cercare qualcosa in una zona non centralissima per evitare i prezzi più alti, ma ben servita dai mezzi pubblici. E se per Londra è importante chiedere la scadenza del lease , ossia dell’affitto del terreno, negli Usa bisogna informarsi sulle spese condominiali che in alcuni casi sono proibitive. Lugano fa storia a sé: la vicinanza con le grandi città del Nord Italia la rendono meta privilegiata per chi cerca rifugi sicuri.
Sui campi si guadagna il 22% in dodici anni In Veneto e Friuli le opportunità migliori
In 12 anni un incremento di valore del 22,5% che ha portato il prezzo medio di un ettaro di terra a 19.400 euro. Le maggiori opportunità l’anno scorso sono state offerte dalla colline litoranee del Nord Est: gli appezzamenti di Veneto e Friuli, in media, si sono rivalutati del 5,9%, raggiungendo una quotazione media di 31.300 euro l’ettaro, a fronte di una media nazionale di 19.400 euro (+0,5%).I prezzi più bassi sono al Sud sia in collina (10mila euro) sia in pianura (15mila euro), ma ovviamente anche la prospettiva di rivalutazione è proporzionale al valore. Insomma, secondo l’Inea (l’Istituto nazionale di economia agraria), la terra è il vero bene «rifugio», al riparo da bolle speculative giacché il numero delle compravendite e anche l’andamento dei prezzi è sostanzialmente stabile.Con l’imperversare della crisi,si è registrato un aumento della domanda e, quindi, il consiglio di un esperto è sempre necessario (soprattutto se si vuole acquistare sulle colline liguri dove i prezzi medi si avvicinano ai 78mila euro l’ettaro). E poi serve pazienza: se si vuole un reddito aggiuntivo, bisogna da ricordare che la funzione principale del terreno è la coltivazione. Altrimenti, occorre sperare in una variante del piano regolatore che lo renda edificabile.
Costi al 3,2% con il tasso variabile Il fisso per chi cerca la tranquillità
Nonostante gli spread alti,ossia ildifferenziale di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi, i mutui casa hanno mantenuto tassi abbordabili. Facendo subito un caso concreto,ossia un mutuo da 100mila euro, gli esperti lasciano aperte più opzioni. Innanzitutto occorre scegliere tra tasso fisso (rata certa fino alla scadenza) oppure tasso variabile (rata che può cambiare negli anni, ma molto meno onerosa in partenza). E poi è anchepossibileoptaretra15annie20anni diduratadelprestito. In base allemigliori offerte sul mercato,nel caso di mutuo a tasso variabile, a 15 anni si può spuntare un saggio nominale del 3,26% e rata mensile di 703 euro mentre a 20 anni, il tasso nominale resta sempre al 3,26%, ma la rata è di 568 euro. Nell’ambito dei mutui a tasso fisso, le attuali migliori condizioni vedono il saggio nominale a 15 anni al 5,09% e una rata di 795 euro, mentre quello di durata ventennale, con tasso al 5,10%, richiedeunaratamensiledi665euro.Ricapitolando,coniltasso variabile si spendono 93 euro in meno per le rate mensili a 15 anni, rispetto al mutuo a tasso fisso, e 97 euro per le rate mensili a 20 anni,ma si resta esposti al pericolo di un rialzo dei tassi negli anni: viceversa, con il tasso fisso, si paga di più, ma si congela per sempre larata da pagare fino alla scadenza.Ovviamente il contraente dovrà fare i conti con il proprio reddito, anche se ormai sono le banche stesse a verificare dettagliatamente la solvibilità e le garanzie fornite dal cliente.
Puntare sulle località meno famose Al mare soltanto vicino alla spiaggia
Per le case di vacanza comperare un immobile con servizi in prossimità è importante. In montagna è buona norma cercare qualcosa vicino agli impianti di risalita o in centro al paese. Scegliendo il mare, invece, la distanza dalla spiaggia fa la differenza. In entrambi i casi, infatti, volendo ammortizzare tasse e spese con un eventuale affitto, sarà molto più semplice trovare possibili inquilini. Per la case al lago, invece, la possibilità di poter usufruire di piscina, di campo da tennis o da golf renderà l’immobile più appetibile sia per la messa a rendita con l’affitto sia per un’eventuale rivendita.
Quanto alla scelta dell’immobile,anche in questo caso è importantevalutare i servizi offerti: la presenza dell’ascensore,la luminosità e lo stato generale del palazzo. Sul prezzo, però, peserà molto la scelta della località. I prezzi di Portofino e Cortina magari scenderanno un pochino, ma restano a prova di crisi. In compenso, ci sono offerte interessanti in Sardegna, dove esistono parecchi immobili nuovi e invenduti, e in località di villeggiatura meno famose. Tra queste le Marche che sono diventate un’alternativa meno costosa alla Toscana.
Le compravendite di case vacanze sono in forte ribasso a causa dell’Imu che nella maggior parte delle località salirà per le seconde abitazioni all’aliquota massima.
Garage collegato all’appartamento Ideale se usato come seconda cantina
Il box auto può essere un valido investimento. Secondo uno studio recente, infatti, il valore di un appartamento aumenta del 16% se allo stesso è abbinato un posto auto, meglio ovviamente se box. Per questo motivo anche le compravendite sono aumentate, complice anche la necessità di trovare un posto certo e possibilmente sicuro dove lasciare la propria vettura. Come prima caratteristica il box deve essere vicino a casa e magari soppalcabile, in maniera da poterlo utilizzare come seconda cantina. Poi deve essere di facile accesso, senza dunque rampe tortuose o manovre difficili per il posteggio e magari dare la possibilità di stivare anche uno scooter o una bici. Certo se doppio è meglio,ma c’è l’incognita di dover spostare o fare posto a un’altra auto. Se, invece, volete acquistare un box per investimento, l’ideale è una zona centrale che, però, è molto cara nelle grandi città come Milano e Roma, dove questi immobili arrivano a sfiorare anche i 70mila euro. Se non avete questa cifra a disposizione si può puntare su una zona semicentrale, ma non periferica.L’importante è valutare quale sia la remunerazione, che deve essere almeno del 4-5% per poter sopportare tasse e spese di manutenzione dell’immobile.
Con gli Etf rendimenti a basso costo per sfuggire alla trappola dell’Imu
Ottenere un rendimento fino al 15% senza mobilitare grandi cifre ( come quelle necessarie per comprare una casa) e, soprattutto, senza restare intrappolati nella tagliola dell’Imu è possibile. Basta comperare un Etf, i fondi che replicano gli indici del settore immobiliare e che sono scambiabili come azioni. Non hanno commissioni di ingresso o di uscita come i fondi, si pagano solo le commissioni di gestione che non sono altissime (tra lo 0,35% e lo 0,65% del valore del fondo)e,soprattutto,sono commisurate alla durata dell’investimento. Cioè se si conserva un Etf per un mese, si paga un dodicesimo della commissione di gestione.
«Ci sono Etf in euro, sterline, dollari e franchi svizzeri- spiega Marco Ciatto, direttore di EtfPlus.net-per cui c’è una doppia opportunità: si può guadagnare sul settore immobiliare e anche sulla rivalutazione delle divise estere».
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