Aumentare la produzione di auto in Italia: non cambia l'obiettivo del governo per un settore centrale sia dal punto di vista del Pil sia dell'occupazione. «Stiamo lavorando affinché salga la produzione in Italia, dopo oltre vent'anni di declino inarrestabile. A fine agosto riprende il confronto con Stellantis per arrivare a metà settembre alla sigla di un piano di lavoro con l'azienda con l'istituzione di un Tavolo Stellantis, ha ribadito Adolfo Urso, dopo che nelle scorse settimane l'ad Carlos Tavares aveva dichiarato che le produzioni aumenteranno dove è più conveniente.
L'obiettivo, ha aggiunto il ministro Imprese e del Made in Italy in una intervista a IlSussidiario.net, è spingere i volumi di produzione sia di auto sia di veicoli commerciali, rafforzamento i centri di ingegneria e ricerca e sviluppo, «un miglior efficientamento degli impianti per migliorarne la competitività, l'accelerazione degli investimenti in transizione energetica».
«Un percorso - ha proseguito Urso, oggi atteso al Meeting di Rimini, - che ha come orizzonte il 2030 e che condivideremo con sindacati, Regioni e Anfia e che punta a raggiungere il tetto del milione di veicoli prodotti, con ricadute significative, anche in termini occupazionali, sugli impianti in Italia».
Quanto agli equilibri geopolitici internazionali, nelle prossime settimane il governo si pronuncerà invece nel suo complesso sulla Via della Seta, cioè sull'accordo commerciale con Pechino sottoscritto all'epoca del governo Conte. Ma «la stella polare lungo cui ci muoveremo sarà quella di ridurre i rischi politici e aumentare le opportunità commerciali», ha anticipato Urso.
Chiara la road map anche sul fronte del gas, dove il nostro Paese ha raggiunto un livello di stoccaggi prossimo al 90%. Entro il 2023 sono «convinto che potremo raggiungere definitivamente l'indipendenza energetica, in particolare dalla Russia», ha concluso il ministro.
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