A sei mesi dall'inizio dello scandalo ormai noto come Dieselgate, la questione delle centraline "truccate" continua a mietere vittime. Oggi a lasciare il suo posto è stato Michael Horn, 54enne numero uno del gruppo americano di Volskwagen.
A capo della società in America dal 2004, Horn ha detto addio "per perseguire altre opportunità concrete immediatamente", in accordo con Vw. Nessun riferimento diretto dunque, almeno ufficialmente, allo scandalo.
In autunno l'ormai ex numero di VolksWagen America aveva parlato al Congresso americano, presentando le scuse dell'azienda e impegnandosi a trovare un rimedio. Aveva promesso un'inchiesta per assicurare che in futuro non si verificassero più problemi simili.
Le conseguenze del Dieselgate non toccano però soltanto i vertici.
Sono 3000 i posti in amministrazione che salteranno da qui al 2017, praticamente una posizione su dieci, secondo fonti dell'azienda riportate dall'agenzia tedesca Dpa. Nessuno tuttavia dovrebbe restare disoccupato, per via delle garanzie sul lavoro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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