Dopo anni di stasi, si registra una crescita più decisa delle vendite di vino italiano sugli scaffali della grande distribuzione. Le vendite delle bottiglie da 75cl aumentano del 2,8% a volume rispetto al 2014, e le bottiglie da 75cl a denominazione d’origine (Doc, Docg, Igt) del 1,9%. Rispettivamente le vendite a valore crescono del 4,0% e del 3,8%.
Risultati positivi anche per gli spumanti venduti in Gdo: + 7,8% a volume e +7,5% a valore, anche se il prezzo medio è leggermente ridimensionato rispetto al 2014. I vini biologici crescono a volume del 13,2% (a valore del 23%), ma i litri venduti sono ancora limitati: un milione e 630 mila.
Il vino più venduto in assoluto nei supermercati italiani rimane il Lambrusco con 12 milioni e 771mila litri venduti, tallonato dal Chianti; al terzo posto sale lo Chardonnay, un bianco di vitigno internazionale. Notevoli anche le performance del Nero d’Avola (+4,6%), del Vermentino che cresce dell’8,5% e del Trebbiano (+5,6%).
Tra i vini “emergenti”, cioè quelli che hanno fatto registrare nel 2015 un maggior tasso di crescita, il primo posto va alla Passerina marchigiana, con una progressione del 34,2% che va a bissare il successo registrato negli anni scorsi dal Pecorino (Marche e Abruzzo), classificatosi stavolta 3°; seconda posizione per il veneto Valpolicella Ripasso e quarta posizione per il piemontese Nebbiolo.
Ad elaborare i dati sull’andamento di mercato nel 2015, è stato l’istituto di ricerca IRI, in esclusiva per Veronafiere, in attesa della 50° edizione di Vinitaly, a Verona dal 10 al 13 aprile.
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