Manzoni e la sua Milano a 150 anni dalla morte

Per l'anniversario della morte si potrà visitare il museo nella Casa di famiglia. In Duomo lettura integrale dei Promessi sposi dal 9 al 31 maggio

Manzoni e la sua Milano a 150 anni dalla morte

L'inchino della città ad Alessandro Manzoni, primo romanziere italiano e autore milanese, è un ricco palinsesto di eventi. Il 22 maggio decorre il centocinquantesimo della morte: da questa data fino alla fine dell'anno, in diversi luoghi, si terranno mostre, letture, spettacoli. «Se oggi Manzoni fosse qui chiederebbe alla sua città di avvicinarsi culturalmente e socialmente all'ideale manzoniano» ha esordito Angelo Stella, professore e presidente della Casa del Manzoni. Le iniziative sono state presentate dall'assessore alla cultura Tommaso Sacchi e da Massimiliano Finazzer Flory curatore del maggio manzoniano.

CASA DEL MANZONI

Il cuore delle celebrazioni sarà la Casa del Manzoni (via Morone 1 angolo piazza Belgioioso) che è stata la residenza dello scrittore e della sua famiglia dal 1813 fino alla sua morte. All'interno è ospitato il Museo Manzoniano riallestito da Michele De Lucchi nel 2015: dieci sezioni che ripercorrono le tappe di un'esistenza. Ci sono gli arredi e le opere d'arte, i ritratti di famiglia e i paesaggi che testimoniano la sua passione per la botanica, quindi la camera da letto e lo studio dove l'autore scrisse «I Promessi sposi». Il 22 maggio l'ingresso sarà gratuito fino alle 22. Sarà, il 22, anche il primo giorno dell'emissione e dell'annullo del francobollo dedicato all'anniversario. Durante l'estate si terranno letture teatrali tratte dal romanzo e in autunno due mostre, «Ove natura a sé medesma piace» sui paesaggi della Lombardia manzoniana e «Dialetti e lingue d'Italia nella Casa di Alessandro Manzoni» (info su casadelmanzoni.it)

DUOMO

Dal 9 al 31 maggio, dal lunedì al venerdì, dalle 18.45 alle 20 all'interno della Cattedrale verrà letto integralmente «I Promessi sposi». L'iniziativa è stata voluta dall'Arciprete Monsignor Borgonovo, dalla Veneranda Fabbrica e dal Capitolo Metropolitano, la direzione artistica è di Massimiliano Finazzer Flory. Le letture si svolgeranno tutte in Duomo, «l'ottava meraviglia per Renzo» ha ricordato il direttore artistico («...e si fermò su due piedi, dimenticando tutti i suoi guai, a contemplare anche da lontano quell'ottava meraviglia di cui tanto aveva sentito parlare fin da bambino»). Ad eccezione della lettura del 26 maggio che si terrà in esterno, in piazza San Fedele, «la chiesa così cara al Manzoni - ha aggiunto Finazzer Flory - dove c'è anche la sua statua. Ma forse non tutti sanno che il libro da lui tenuto nella mano sinistra è Le Georgiche di Virgilio». A interpretare le letture saranno attori e talenti emergenti dei principali teatri italiani e milanesi. La lettura de «I promessi sposi» in Duomo sarà poi trasmessa in diretta streaming sul canale You Tube «Duomo Milano Tv». Le serate saranno a ingresso libero fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria sul sito duomomilano.it

Sempre il 22 maggio, sotto le volte del Duomo, alla lettura de «I promessi sposi» seguirà una speciale esecuzione del Requiem di Giuseppe Verdi - l'opera che il compositore realizzò l'anno dopo la morte del Manzoni - eseguito dall'Orchestra Sinfonica e promosso dal Comitato di Milano dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e diretto dal Maestro Riccardo Frezza. Lo stesso giorno, al Cimitero Monumentale, sarà deposta una corona sulla tomba al Famedio.

Salotto di Alessandro Manzoni a Milano

BIBLIOTECA BRAIDENSE

Dal 4 maggio all'8 luglio si potrà visitare la mostra «Manzoni 1873-2023. La peste orribile flagello tra vivere e scrivere» alla Biblioteca Nazionale Braidense. «Grazie ai prestiti dell'archivio storico Ricordi abbiamo potuto ricostruire i momenti della scrittura del Manzoni segnati dalla tragicità della peste, dalla guerra e dalla carestia - ha detto la direttrice della Braidense, Marzia Dina Pontone - Sono anche momenti evocativi dei tre anni di pandemia che ora ci coinvolgono in una riflessione».

PINACOTECA

Il 4 maggio verrà aperta la mostra «I libri di Don Ferrante nella Biblioteca Ambrosiana», che cerca di ricostruire, per quanto possibile, la raccolta di libri, poco meno di trecento volumi appartenente a Don Ferrante che Alessandro Manzoni descrive ne «I promessi sposi». «Grazie alla onlus Descrivedendo che allega descrizioni parlanti le opere di Brera sono apprezzate anche dai non vedenti» ha ricordato la direttrice.

Gli appuntamenti manzoniani interessano anche il museo del

Risorgimento, il Castello Sforzesco, il Centro San Fedele, il teatro Bruno Munari, il Piccolo, le Università e il museo di Storia Naturale (dove verrà esposta dal 14 novembre la Robinia del Manzoni). Info: yesmilano.it/eventi

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