Eni perde terreno

Piazza Affari, unica in Europa, ha chiuso la seduta con il segno positivo, pur non essendo ancora chiarito il quadro del risiko bancario. Altra novità è rappresentata dall’andamento degli indici: in positivo quelli ufficiali del Mib, in «rosso» gli indici Comit e Mediobanca; la flessione settimanale risulta di oltre il 2%, quella mensile supera il 6%, per lasciare in positivo solo del 4% circa la performance annuale. Gli scambi sono in calo (3,7 miliardi), per la maggiore cautela degli operatori; cautela giustificata dai continui ondeggiamenti dei titoli sotto osservazione in questi giorni: Bpi non è riuscita a risollevarsi dai minimi, Rcs (meno 2%) risente dell’incertezza sulla quota del gruppo editoriale in mano alla popolare lodigiana. Bene Unipol (più 3%) nell’ultimo giorno di negoziazione dei diritti di opzione. In due direzioni i bancari: Mediobanca sale di oltre il 3%; Montepaschi del 2%, mentre arretra Pop. Milano (meno 1,6%) dopo la corsa dei giorni scorsi.

Il calo del prezzo del greggio ha penalizzato Saipem ed Eni, mentre restano in tensione Terna e Snam che guadagnano oltre il 2%. Bene Autostrade (più 2,2%) all’annuncio dell’acconto dividendo, positiva Save (più 2%) mentre arretra Gemina del 3,3%.

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