La escort contro Fini? Uno scoop del gruppo «Espresso»

RomaServe urgentemente una provvista di lampadine nella redazione del Fatto, vedono ombre ovunque. Anche nel giallo al parmigiano reggiano, quello della escort Rachele/Lucia che millanta sexy incontri altolocati, è tutto un proliferare di ombre, berlusconiane of course. Nella ricostruzione alla Scotland Yard fatta dai colleghi del Fatto non può essere un caso che la prima intervista alla squillo sia comparsa su un sito di Reggio Emilia, 4minuti.it, riconducibile a Tiziano Motti, editore ma soprattutto «europarlamentare eletto nel partito di Casini ma col marchio di berlusconiano doc». Una pista esaltante, peccato nasca da un trascurabile errore. La prima intervista a Rachele non è affatto quella pubblicata da 4minuti.it il 30 dicembre notte (ore 23 circa...), perché era stata preceduta da un’altra intervista uscita la mattina del 30 sulla Gazzetta di Reggio. Ancora un giornale della galassia berlusconiana? Macché, un quotidiano locale del gruppo Finegil, ovvero Gruppo Espresso, ovvero l’ing. De Benedetti patron di Repubblica.
L’unica novità aggiunta dal sito (su cui però pende una denuncia-querela di Fini) è il nome reale della ragazza, Lucia Rizzo, per il resto sul quotidiano debenedettiano c’era già tutto il fango possibile: il racconto dei presunti incontri, il luogo («A Reggio, a casa mia»), le volte complessive («tre»), i presunti pagamenti di 2mila euro, le promesse mancate, il precedente mestiere di parrucchiera in provincia di Ancona, e tutte le altre amenità (false fino a prova contraria) sciorinate dalla procace 34enne attiva in «zona Tribunale» a Reggio, «target medio-alto», prezzo «da concordare» come si legge nel profilo su sbucciami.com (che ha appena aggiunto una nota esilarante alla sua girl: «Famosa!»).
Non c’è, peraltro, niente di più ovvio del fatto che siano i giornali di Reggio Emilia ad arrivare per primi ad una escort di Reggio Emilia, visto poi che il numero di cellulare della ragazza - che non è suora di clausura - è pubblicato in chiaro sul sito. E allora, le ombre? Devono esserci, e il Fatto scava ancora. Oggi il giornale di Padellaro uscirà con un’intervista alla escort, raggiunta ieri al telefonino del suo avvocato, in cui si cerca di farle confessare che è tutta una montatura pagata da qualcuno per colpire Fini. Rachele/Lucia racconta piuttosto di numerose minacce ricevute negli ultimi giorni (pare una settantina), al telefono e al videocitofono di casa, anche pesanti. Tutto secondo il noto canovaccio D’Addario.
Ma allora la connection berlusconiana tra l’escort e il sito-giornale del «berlusconiano» Motti? Ne nasconde un’altra meno eccitante. Azionista del Fatto è la Aliberti editore, di Reggio Emilia, che edita indirettamente anche un webgiornale concorrente di 4minuti.it, cioè Reggio24ore.com.

Il cui direttore faceva il direttore per il «berlusconiano» Motti, prima di essere mandato via. Forse un dente avvelenato che spieghi la soffiata agli amici del Fatto? Una teoria di ombre che non ci azzardiamo a sostenere. Le lampadine ci funzionano ancora bene.

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