Esplosione sul furgone: "Non c'erano gli estintori"

Dalle indagini sul mezzo che trasportava bombole risulterebbe che mancavano le dotazioni di legge

Esplosione sul furgone: "Non c'erano gli estintori"
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Non è stato trovato alcun estintore tra i resti bruciati del furgone distrutto nella grossa esplosione che giovedì mattina in via Pier Lombardo ha miracolosamente causato solo due feriti non gravi. È questo uno dei punti di partenza dell'indagine coordinata dal pm Luca Gaglio e dall'aggiunto Tiziana Siciliano e affidata ai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro e al Nucleo investigativo antincendi dei vigili del fuoco.

La dotazione di due estintori, uno nell'abitacolo e uno nel cassone con il carico, sarebbe obbligatorio nei trasporti speciali. In questo caso si trattava di bombole di ossigeno, che sono appunte saltate in aria causando l'incendio. Proprio la violazione delle normative sul trasporto di materiali speciali è l'ipotesi degli inquirenti che indagano per cooperazione colposa nei reati di disastro colposo e lesioni colpose. I feriti sono l'autista del furgone, rimasto ustionato perché ha cercato di spegnere le prime fiamme a mani nude, e una suora del vicino istituto delle Mantellate. La religiosa, 87 anni, è caduta quando una finestra vicino a lei è esplosa e ha battuto la testa. Un'altra suora, di 101 anni, invece è rimasta illesa, anche se è stata portata fuori dall'edificio in braccio da un soccorritore.

Gli investigatori hanno già effettuato due sopralluoghi nella sede in provincia di Novara della Autotrasporti Zanaria, per verificare se tutti i furgoni siano forniti delle strumentazioni necessarie per questo tipo di trasporti, a partire dagli estintori appunto. Se emergeranno irregolarità, anche riguardo agli obblighi di formazione dei dipendenti, il legale rappresentante della ditta e qualche altro dirigente saranno iscritti nel registro degli indagati. La Procura sta decidendo in queste ore in base alle informative ricevute. Per quanto riguarda le cause del disastro, una delle ipotesi da verificare è che l'origine sia stata la fuga di ossigeno da una delle bombole sul furgone. Questo perché le bombole non erano assicurate nel modo corretto e qui si profilerebbe anche una responsabilità dell'autista. L'ossigeno sarebbe entrato nel motore e nell'abitacolo, per il calore si sarebbe accesa la prima fiamma vicino ai pedali di guida. Lo si vede dai pantaloni bruciati del trasportatore, che sono stati sequestrati. Poi sempre il calore avrebbe fatto espandere l'ossigeno nelle bombole, una dozzina, che una a una sono saltate in aria.

Intanto ieri mattina i pompieri hanno dovuto spegnere un nuovo focolaio che si era sviluppato al secondo piano dello stabile interessato dalla deflagrazione. Intorno alle 7 i residenti hanno visto il fumo uscire dalla finestra e hanno dato l'allarme.

La scuola paritaria chiusa per precauzione riaprirà probabilmente lunedì. Il tratto di via Vasari coinvolto nell'incendio resta chiuso, come anche via Pier Lombardo nel tratto tra via Vasari e via Tiraboschi, fino a giovedì.

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