Caracas è tornata a essere teatro di violente dimostrazioni. Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza mettendo a ferro e fuoco la capitale venezuelana. Il conto delle vittime sale a quattro: un ragazzo di diciassette anni che stava manifestando nella zona di Carupano bloccando la strada è stato investito e ucciso da un tir della compagnia Petroleos de Venezuela. Oggi si temono nuovi scontri: in giornata sono, infatti, previsti due cortei contrapposti.
Da diversi giorni la capitale del Venezuela è teatro di asprissime contestazioni, che mirano a destabilizzare il governo che da anni - secondo i cittadini - verte in uno stato di corruzione e malagiustizia. Oggi, dopo sei giorni di latitanza, il leader dell'opposizione Leopoldo Lopez si consegnerà al ministero degli Interni. Moltissimi manifestanti lo scorteranno in un corteo non autorizzato fino alle porte del palazzo. Lopez è accusato di essere il responsabile degli scontri, e quindi direttamente colpevole per la morte delle tre persone.
Il governo di Nicola Manduro ha convocato un controcorteo.
Il sindacato dei lavoratori del petrolio scenderà in piazza "contro il golpismo fascista", proprio nella stessa zona occupata dai manifestanzti di Lopez. La tensione è destinata ad alzarsi. "I fascisti non entreranno un'altra volta a Caracas", ha promesso Maduro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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