Crimea, i russi occupano tre basi militari ucraine. Kiev: demilitarizzare l'area

Appello dell'Ucraina a Ban Ki-moon (che domani sarà a Mosca): via tutte le truppe dalla penisola. Kiev: tre ore per liberare il nostro comandante. La Nato accusa la Russia: aggressione militare. COMMENTO AUDIO di Fausto Biloslavo

Soldati russi vicini a Simferopoli
Soldati russi vicini a Simferopoli

L’esercito ucraino ha posto le truppe "in stato di massima allerta di combattimento". L'ha annunciato segretario del Consiglio Nazionale di Sicurezza e Difesa di Kiev, aggiungendo che è stato ordinato anche lo schieramento del grosso dell’esercito lungo i confini dell’Ucraina con la Russia per proteggere l’integrità territoriale del Paese.

Oleksandr Turchynov, presidente ad interim dell'Ucraina, ha lanciato un ultimatum alle autorità della Crimea, dando loro tre ore di tempo per rilasciare tutti gli ostaggi, compreso il comandante della Marina militare di Kiev Serhiy Haiduk, minacciando che altrimenti ordinerà "i passi appropriati". Lo riporta l'agenzia di stampa Interfax. "Se tutte le provocazioni contro le truppe ucraina e l'ammiraglio Haiduk non cesseranno entro le 21 e se non verranno rilasciati tutti gli ostaggi militari e civili, allora le autorità adotteranno i passi appropriati, compresi quelli di natura tecnica e tecnologica", afferma Turchynov. Haiduk è stato catturato nella base di Sebastopoli e portato via da uomini armati dopo che stamattina forze filorusse hanno preso il controllo della base. Nel pomeriggio l'ufficio della procura della Crimea aveva fatto sapere che Haiduk era stato fermato per essere interrogato.

Il governo ucraino sta mettendo a punto i piani operativi per il ritiro delle truppe e dei civili fedeli a Kiev dalla Crimea: "Ci consentirà non solo di ritirare i soldati, ma anche le loro famiglie dalla Crimea, in modo che possano essere rapidamente spostati sul territorio della madrepatria Ucraina". Lo ha reso noto il Consigliere per la Sicurezza Nazionale , Andrei Parubiy, preannunciando anche di aver chiesto al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon (che domani sarà a Mosca ed il 21 sarà Kiev) di demilitarizzare la penisola, facendo ritirare anche le truppe russe dopo quelle di Kiev.

Quello che sta avvenendo in Crimea "è un campanello d’allarme per la comunità euroatlantica, per la Nato e per tutti quelli che sono impegnati nella difesa di un’Europa libera e pacifica": lo ha detto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ribadendo come in atto ci sia "un’aggressione militare" da parte della Russia. Intanto come risposta alle sanzioni imposte da Stati Uniti e Unione europea per la crisi ucraina la Russia potrebbe rivedere la sua posizione sui negoziati sul nucleare. Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo e capo negoziatore sul nucleare iraniano, Serhei Ryabkov, citato dall’agenzia Interfax.

La cronaca della giornata

Le forze di "autodifesa della Crimea" stamani hanno preso il controllo del quartier generale della Marina ucraina a Sebastopoli. Centinaia di persone sono entrate nell'area antistante e hanno issato la bandiera della Russia sull'edificio.

Disarmati, gli uomini hanno atteso quasi un'ora prima di muovere sulla strutture della base. I militari ucraini hanno poi abbandonato l'area, dove sono arrivati soldati probabilmente russi. Un gruppo di individui non identificati ha catturato il comandante della Marina, Serghiei Gaiduk.

- AUDIO: Fausto Biloslavo da Sebastopoli

Soldati e ufficiali ucraini starebbero lasciando anche anche la base del comando per le comunicazioni, alla periferia di Sebastopoli. La bandiera ucraina sventola ancora sull'edificio.

Domani il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, sarà a Mosca per vedere il presidente Vladimir Putin, venerdì a Kiev. Nel frattempo la Corte costituzionale russa ha approvato il trattato di annessione della Crimea firmato ieri, un passaggio necessario perché diventi effettiva.

Ieri due persone, un militare ucraino e un filo-russo sono rimaste uccise in una base a Simferopoli. La polizia della Crimea avrebbe tratto oggi in arresto un giovane accusato di avere aperto il fuoco sui due. Sarebbe un 17enne originario di Leopoli, città nell'Ovest ucraino, e membro di Praviy Sektor (Settore Destro), formazione para-militare nazionalista.

La procura di Kiev sostiene invece di avere individuato i cecchini che il 20 febbraio spararono nei pressi del Maidan di Kiev, prendendo di mira gli insorti, ma forse anche agenti. Tra le persone sotto indagine ci sarebbero "cittadini stranieri".

Il vice premier e il ministro della Difesa di Kiev, Vitaly Yarema e Ihor

Tenyukh, sono stati inviati "con urgenza" dal nuovo governo di Kiev, per "garantire che il conflitto non assuma carattere militare". Il premier della Crimea, Serhiy Aksyonov, ha già detto che non gli sarà permesso l'ingresso.

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