Crisi Ucraina, la Nato è preoccupata: "Pronti a difendere gli alleati"

Washington e Kiev accusano la Russia: "Mette a rischio la pace e la sicurezza in Europa". Mosca: "Rivedere il prezzo del gas all'Ucraina"

Crisi Ucraina, la Nato è preoccupata: "Pronti a difendere gli alleati"

Dopo aver isolato la Russia (annullando il vertice del G8 a Sochi), la comunità internazionale continua a fare pressione su Putin. Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, assicura che l’Alleanza Atlantica è "molto preoccupata dall’ammassarsi di truppe russe ai confini dell’Ucraina" e sottolinea che la Nato ha tutto pronto per difendere gli alleati. "Tutti i nostri alleati possono essere rassicurati della nostra determinazione ad assicurare una difesa efficace... Abbiamo pronti tutti i piani per assicurare una difesa efficace dei nostri alleati", ha aggiunto. Rasmussen ha inoltre ricordato che l’Alleanza Atlantica ha gia discusso con Kiev come rafforzare le relazioni e la collaborazione con un Paese che non è membro dell’organizzazione".

Usa e Ucraina: Mosca mette a rischio la pace in Europa

A margine della seconda giornata di lavori del summit sulla sicurezza nucleare a L’Aja, in Olanda, in una nota congiunta i governi degli Stati Uniti e dell’Ucraina sottolineano che le azioni della Russia in Ucraina e in Crimea "minano le fondamenta
dell’architettura della sicurezza globale e mettono in pericolo la pace e la sicurezza in Europa. Ucraina e Stati Uniti ribadiscono che non riconosceranno l’illegale tentativo della Russia di annettere Crimea. La Crimea è una parte
integrante dell’Ucraina e gli Stati Uniti continueranno ad aiutare l’Ucraina ad affermare la sua sovranità e l’integrità territoriale".
Stati Uniti e Ucraina "riaffermano oggi la loro partnership strategica e sottolineano il ruolo importante della non proliferazione nucleare nel loro rapporto" e "ribadiscono il loro impegno a sostenere gli impegni di non proliferazione nucleare". Washington e Kiev ribadiscono infine l’intenzione "di continuare a collaborare per prevenire la proliferazione nucleare, migliorando la capacità dell’Ucraina di rilevare materiali nucleari ai suoi confini, per fornire difesa fisica a siti con materiale nucleare e radioattivo e per mantenere un sistema di controllo delle esportazioni adeguato al fine di contribuire a realizzare gli obiettivi dei vertici per la sicurezza nucleare".

Kiev, tensioni sul ministro della Difesa

Molto criticato nei giorni scorsi per non avere gestito adeguatamente la presenza delle forze militari ucraine durante l’occupazione russa della Crimea, il ministro della Difesa ucraino ad interim, Igor Teniukh, ha presentato le dimissioni al Parlamento ucraino (Rada), che le ha però respinte. A chiedere la sua "testa" era stato lo stesso presidente ucraino ad interim e presidente del Parlamento, Oleksandr Turcinov. A quel punto Teniukh ha accettato di fare un passo indietro ma solo 197 deputati hanno votato a favore (29 in meno del quorum richiesto). Molti deputati si sono astenuti, e solo uno ha votato contro le dimissioni di Teniukh, uno degli uomini al governo del partito nazionalista Svoboda. Turcinov ha subito convocato una riunione d’urgenza per discutere la situazione creatasi.

Ucciso leader estrema destra

Oleksandr Muzychko, leader regionale del movimento di estrema destra Pravy Sektor (Settore destro), è rimasto ucciso a seguito di uno scontro a fuoco con la polizia che lo stava arrestando a Rivne, nell’ovest dell’Ucraina. Conosciuto come Sashko Biliy (Sashko il bianco), capo del movimento per l’Ucraina occidentale, ha aperto per primo il fuoco sui poliziotti. Dopo la sparatoria "era ancora vivo". Ma i sanitari dei servizi d’emergenza, chiamati sul luogo, ne hanno constatato il decesso.

Bufera sulla Timoshenko

In una telefonata con un deputato del "Partito delle Regioni", l'ex vice segretario del Consiglio nazionale ucraino di difesa e sicurezza nazionale Nestor Shufrych (partito del suo acerrimo rivale, Ianukovich), Yulia Timoshenko avrebbe sarcasticamente suggerito l’uso di armi nucleari contro gli ucraini di etnia russa, concentrati per lo più nelle regioni orientali e meridionali del Paese. La telefonata, intercettata e pubblicata su internet, c’è stata - ha ammesso l’ex "pasionaria" della Rivoluzione arancione -, ma secondo la Timoshenko la parte in cui si scaglia contro i russi d’Ucraina è falsa, frutto di un abile ritocco volto a metterla in cattiva luce. "In realtà - scrive Timoshenko su Twitter -, quello che ho detto è che i russi dell’Ucraina sono ucraini".

538em;"> La frase incriminata - vera o falsa che sia - fa il gioco del Cremlino, che accusa le nuove autorità di Kiev di minacciare i diritti dei russi e dei russofoni d’Ucraina, e il presidente della commissione per gli affari internazionali della Duma russa, Aleksei Pushkov, è già passato all'attacco dell’ex premier ucraina: "Timoshenko - ha scritto Pushkov su Twitter - pensa che i russi dell’Ucraina sud-orientale debbano essere uccisi con le armi nucleari. Un modo abbastanza inusuale di iniziare la campagna elettorale".

Quali sono le frasi incriminate

Nella conversazione telefonica la Timoshenko afferma che sarebbe pronta ad "afferrare un mitra e sparare a quel bastardo alla testa". La discussione avrebbe avuto luogo il 18 marzo, dopo la firma del trattato di annessione della Crimea al Cremlino. "Questo supera veramente tutti i confini. È davvero il momento che imbracciamo le pistole e andiamo a uccidere quei dannati russi insieme al loro leader", afferma parlando dei russi d'Ucraina. Poi aggiunge che se lei fosse stata in carica "non ci sarebbe stato alcun dannato modo di prendere la Crimea".
Come dicevamo la Tymoshenko ha confermato l'autenticità della telefonata. Ma con una precisazione di non poco conto: "La conversazione si è tenuta ma il pezzo degli '8 milioni di russi in Ucraina' è frutto di una modifica. In realtà ho detto che i russi in Ucraina sono ucraini". Poi con sarcasmo aggiunge: "Salve Fsb, mi dispiace per il linguaggio osceno", aggiunge in riferimento ai servizi segreti russi. L'ufficio stampa di Shufrych ha smentito, etichettando l'intercettazione come falsa, come riporta l'emittente Russia Today. Il riferimento agli 8 milioni di russi che secondo Tymoshenko sarebbe stato modificato è quello in cui Shufrych le chiede: "Cosa dovremmo fare ora degli 8 milioni di russi che stavano in Ucraina?
Sono dei reietti". E Tymoshenko, stando alle trascrizioni della telefonata pubblicata su YouTube, risponde in questo modo: "Devono essere uccisi con le armi nucleari".

Mosca: rivedere il prezzo del gas all'Ucraina

"Non vi è alcuna ragione" di mantenere lo sconto sul prezzo del gas per Kiev, tanto più che la flotta russa del mar Nero di stanza in Crimea ormai non si trova più su suolo ucraino. Lo ha detto Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin: "Finora possiamo affermare che non c’è motivo di sconti perché non c’è la flotta russa in Ucraina, per cominciare. E in secondo luogo, non vi è alcun motivo di sconti e pagamenti di gas ai sensi dell’accordo tra Vladimir
Putin e Viktor ianukovich perché non ci sono legittime autorità in Ucraina". Bisogna ricordare che le tariffe per le forniture di gas a Kiev erano state riviste a settembre, dopo la rinuncia di Ianukovich alla firma dell’Accordo di associazione con l’Ue. E, in passato, avevano fatto parte del negoziato russo-ucraino per le strutture portuali di Sebastopoli necessarie alla Flotta di Mosca di stanza nel Mar Nero.
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