I sostenitori dei Fratelli Musulmani hanno risposto alla chiamata. Conclusa la preghiera del venerdì, i cortei sono scesi in strada in diverse città egiziane, per rispondere alla dura repressione subita il 14 agosto dai campi pro-Morsi di Rabaa e Nahda, che ha provocato oltre 600 morti.
La giornata di oggi è stata rinominata "venerdì della collera", un richiamo forte al giorno in cui avvenne la cacciata del regime di Hosni Mubarak.
La situazione al Cairo
Al Cairo, controllato da un ingente schieramento di forze, che hanno anche bloccato l'accesso a piazza Tahrir, simbolo della rivoluzione egiziana, e alla moschea di Rabaa, sono scesi in strada migliaia di persone. Molte si sono ritrovate in piazza Ramses, dove si trova la stazione ferroviaria principale. Gli scontri in questa zona sarebbero scoppiati dopo un tentativo di attacco al posto di polizia. In serata un palazzo è stato dato alle fiamme
Scontri sul ponte 15 maggio, a Zamalek e sul ponte 6 ottobre, più a est. Da qui alcuni dimostrati si sono lanciati nel vuoto, alcuni aiutandosi con un cavo teso, per non essere colpiti dagli spari.
Difficile quantificare le vittime nella Capitale. Almeno cinquanta, secondo ufficiali citati dalla Reuters, le vittime al Cairo. La televisione panaraba Al Jazeera parla anche di spari da un elicottero che sorvolava piazza Ramses. Il governo conferma soltanto 17 vittime tra i manifestanti e 24 tra i poliziotti in tutto il Paese, ma l'Alleanza pro-Morsi parla di almeno 80 dimostranti uccisi. Per l'Associated Press le vittime sarebbero una sessantina. È comunque complicato tracciare un bilancio preciso.
Khaled Dawoud, il portavoce del Fronte di Salvezza, si è dimesso oggi, criticando la coalizione per non avere condannato le violenze contro i Fratelli Musulmani. Anche Mohamed El Baradei, vice presidente dimissionario due giorni fa, appartiene allo stesso gruppo.
Oscurato Mubasher Misr, il canale televisivo lanciato da al Jazeera in Egitto.
Cortei in tutto il Paese
Almeno dieci i morti nei cortei di Ismailia. Ad Alessandria d'Egitto i manifestanti in strada al grido di "il popolo giustizierà gli assassini". Ieri nella città sono morte quattro persone, in una serie di scontri che hanno coinvolto dimostranti di fazioni opposte. Altre quattro vittime oggi.
Anche a Helwan, a 10 chilometri dal Cairo, si segnalano manifestazioni. Tre morti e quaranta feriti - secondo la tv di Stato - a Fayyoum, a sud del Cairo.
I cortei pro-Morsi a Tanta, a nord della Capitale egiziana, sono stati accolti da lacrimogeni e pallottole delle forze dell'ordine. Qui ci sarebbe un morto. Secondo fonti mediche citate dalla Reuters ci sarebbero otto morti a Damietta, nel Delta. Un morto anche a Mansoura.
Manifestazioni anche a Hurgada, dove si trovano molti turisti stranieri e non pochi italiani. Le misure di sicurezza sono state aumentate nelle zone vicino ai resort.
538em;">La Farnesina ha sconsigliato di partire per l'Egitto, a causa del "deterioramento del quadro generale di sicurezza". Ha anche chiesto ai turisti nel Paese di "evitare escursioni fuori dalle installazioni turistiche ed in particolare nelle città".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.