A più di cinquecento anni dal viaggio che portò Cristoforo Colombo e i suoi uomini a sbarcare sul continente americano, un esploratore subacqueo statunitense sostiene di avere identificato il relitto della Santa Maria, la più grande delle caravelle.
Barry Clifford è convinto - e lo ha raccontato oggi al quotidiano inglese The Independent - che gli elementi topografici e archeologici indichino "con forza" che il relitto della nave giace in un punto preciso del mare di Haiti.
A rendere possibile l'identificazione sarebbe stato il lavoro di alcuni archeologi sulla possibile localizzazione di un forte di Colombo poco lontano, insieme alle informazioni che Clifford ha trovato nei diari di Cristoforo Colombo. Il relitto di una nave era stato trovato già dieci anni fa, ma l'identità non era stata stabilita.
Al momento il team
guidato dall'esploratore si è limitato a fotografare e fare misurazioni nell'area del naufragio, aiutato dal governo di Haiti. Ciò che servirebbe ora, spiega all'Independent, è "uno scavo archeologico dettagliato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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