Con 41 miliardi di dollari Bernard Arnault, proprietario del gruppo del lusso Lvmh (Luis Vuitton e Moët & Chandon) è l'uomo più ricco in Francia e il quarto nel mondo. Il suo annuncio di aver chiesto la nazionalità belga (per sfuggire alla supertassa del 75% voluta da Hollande?) ha scatenato una vera e propria bufera. La reazione più dura è stata quella di Liberation. Il quotidiano di sinistra ha dedicato una copertina durissima all'uomo di affari: sullo sfondo di un Arnault a piena pagina con la valigia in mano, si legge "Casse-toi riche con" (Vattene, ricco coglione), una frase che richiama il famoso "Casse-toi pauvre con’ (in quel caso povero coglione) rivolta dall’ex presidente Nicolas Sarkozy a un uomo che l’aveva contestato durante una visita alla Fiera dell’Agricoltura. Ma anche la leader dell'estrema destra, Marine Le Pen, è andata giù pesante: ha detto di essere "scioccata" dalla notizia, ritenendo che Arnault stia dando "un cattivissimo esempio". Molto duro il commento del presidente Hollande: "Avrebbe dovuto misurare il significato del suo annuncio", ha detto il presidente in diretta tv. "In questo momento - ha continuato - bisogna chiamare al patriottismo, quando si chiede uno sforzo, quando si fa appello a un risanamento, ed è quello che faccio. Prendo atto che Bernard Arnault stesso ha detto che farà la sua parte, che darà il suo contributo".
La retromarcia di Arnault
A poche ore dal polverone suscitato dalla sua proclamata intenzione di chiedere la cittadinanza belga, Arnault è tornato sui suoi passi. "Sono e resterò fiscalmente residente in Francia - ha detto Arnault all’Afp - e come tale adempirò, come tutti i francesi, ai miei obblighi fiscali. Il nostro paese deve contare sul contributo di tutti per far fronte ad una profonda crisi economica". Non ha smentito, però, le voci sul suo trasferimento: il "percorso personale da diversi mesi avviato" in Belgio - ha concluso Arnault - "non deve essere oggetto di alcuna interpretazione politica".
La tassa sui ricchi
Sulla tassa eccezionale del 75% sulla parte di reddito che oltrepassa il milione, Hollande ha sottolineato che
"non ci saranno eccezioni" e che la
arrivata in risposta a una domanda su eventuali eccezioni per artisti o calciatori. Ma l’ipotesi è stata seccamente esclusa dal capo dello stato francese.
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