Dopo l'acquisto di Whatsapp per 19 miliardi di dollari avvenuto settimana scorsa, il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg torna alla ribalta dei media di tutto il mondo per un episodio ben diverso: questa volta si tratterebbe addirittura di un episodio di antisemitismo. Il casus belli è stata una vignetta del quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung, in cui Zuckerberg viene raffigurato come una piovra con il simbolo di Facebook sulla fronte che allunga i tentacoli sui diversi computer e avvicina alla bocca il logo di Whatsapp. Il naso adunco, le labbra cascanti, tutto richiama alla memoria i più tristi stereotipi antisemiti, resi celebri in tutto il mondo dalla propaganda nazista di settant'anni fa.
A lanciare l'allarme è stato il Centro Simon Wiesenthal per la caccia ai criminali nazisti, che ha messo in luce l'inquietante somiglianza tra la vignetta dedicata a Zuckerberg e quelle utilizzate per propagandare la superiorità della razza ariana: "Quel disegno", denuncia Efraim Zuroff, direttore del Centro Wiesenthal, "rrcorda con precisione una vignetta nazista del 1938 che raffigurava Winston Churchill come una piovra ebrea che stendeva i suoi tentacoli sul mondo intero." Immediate le scuse del giornale e dell'autore della vignetta, il disegnatore Burkhard Moor, che si è spiegato così: "Il razzismo e l'antisemitismo sono idee completamente distanti da me.
" Da Facebook invece replicano con un sobrio no comment e chiariscono di non sapere nemmeno della vignetta in questione. In Germania la legislazione che punisce il materiale inneggiante a simboli o ideologie che si richiamano al Terzo Reich è molto più severa che in qualunque altro paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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