L'Europa tira un sospiro di sollievo. Tutti gli occhi sono stati puntati su Atene. La culla della cultura Occidentale oggi è stata l'ago della bilancia che ha deciso i destini dell'Eurozona. Almeno per ora. Le urne sono state chiuse alle sei del pomeriggio e subito dopo è iniziata la ridda dedgli exit poll. Dopo una iniziale incertezza ora la situazione sembra aver raggiunta la stabilità: il partiuto conservatore Nuova Democrazia, assieme ai socialisti del Pasok, avrebbero la maggioranza assoluta del Parlamento. Sventato, dunque, il pericolo dell'ingovernabilità. Secondo gli ultimi dati del ministero dell' Interno, alla luce del 34% dei seggi scrutinati, ND avrebbe oltre il 31% e i socialisti del Pasok 12,8% per un totale di circa il 44%. Si parla quindi di oltre 160 seggi compreso il premio di maggioranza di 50 seggi a fronte di un tetto per la maggioranza assoluta di 150 seggi. Syriza si ferma poco oltre il 24,5%.
"Siamo il primo partito: è venuta l’ora di formare un governo di unione nazionale pro-euro per uscire dalla crisi", ha dichiarato Dora Bakoyannis, una dirigente dei conservatori di Nea Dimokratia.
In serata arriva uan doccia fredda dal leader del Pasok: il leader Evanghelos Venizelos chiede infatti una coalizione di governo a quattro con i conservatori di Nea Dimokratia, i socialisti del Pasok, e i due partiti di sinistra, Sinistra Democratica e Syriza, quello anti europeista. Una richiesta che complica nuovamente lo scenario politico postelettorale.
Sempre stando ai dati provvisori i neonazisti di Alba Dorata avrebbero raccolto i voti necessari per entrare in Parlamento. "Siamo il quarto partito" esulta il leader del partito Nikos Michaloliakos, "Alba dotrata a ogni exit poll appare come il quarto partito del Paese, ringrazio di cuore i greci e le greche ed esprimo le condoglianze a chi si è battuto non solo per dinminuire la nostra percentuale ma anche per farci uscire da Parlamento".
Le elezioni greche hanno tenuto con il fiato sospeso tutto il Continente. La cancelliera Angela Merkel ha deciso di posticipare a mezzanotte la partenza per il G20 in Messico per poter seguire in diretta il consolidarsi del risultato elettorale greco. I leader dei paesi dell'Eurozona si sono subito riuniti in teleconferenza per fare il punto sulla situazione. Partecipa anche il premier Mario Monti, in collegamento via satellite dall'aereo che lo porterà in Messico, a Los Cabos, per la riunione del G20.
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