Venti violentissimi che hanno divelto i tetti degli edifici, onde giganti che hanno minacciato le fragili case costiere fatte di materiali leggeri. È Haiyan, il tifone più violento tra quelli registrati nel 2013 sul pianeta e uno dei più intensi ad aver mai colpito le Filippine, che ha terrorizzato milioni di persone, costringendole a lasciare le case per cercare rifugio nei rifugi indicati dal governo. Il super-tifone si è abbattuto sulla punta settentrionale della provincia di Cebu, dopo aver seminato distruzione nei poveri villaggi costieri delle isole centrali di Leyte e Samar, a circa 600 chilometri a sud est di Manila, con venti che hanno soffiato fino a 315 chilometri orari.
Haiyan, un tifone di categoria 5 che si estende su un fronte di 600 chilometri, ha portato con sé la distruzione in una zona ancora segnata dal terremoto di 7,1 gradi di magnitudo che in ottobre ha causato oltre 200 vittime. Le autorità hanno subito evacuato almeno 687mila persone: decine di migliaia di persone sono rifugiate in scuole, centri sportivi e altre strutture pubbliche al coperto. Gli effetti del passaggio della tempesta sono già devastanti. Tutti i servizi di trasporto nella regione sono stati cancellati: le autorità hanno sospeso 200 voli passeggeri, i servizi di traghetto e di trasporto via terra, e l’attività dei pescherecci. In molti casi la corrente elettrica è interrotta.
Haiyan ha toccato terra, arrivando a 315 chilometri all’ora, sulla punta nord dell’isola di Cebu coinvolgendo poi altre zone turistiche come le isole di Leyte, Samar e Bohol. Il potenziale di danno del tifone è stato definito "catastrofico". Le Filippine sono particolarmente vulnerabili a tempeste fortissime, perchè l’arcipelago è il primo bastione di terraferma che i tifoni che si formano nell’Oceano Pacifico incontrano nel loro cammino. Se nel 2011 il tifone "Washi" causò oltre 1.
200 morti e 300 mila sfollati, nel 2012 il tifone "Bopha" causò qualcosa come duemila tra morti e dispersi. Haiyan dovrebbe lasciare le Filippine sabato prima di avviarsi verso il Mar della Cina dove c’è il rischio che guadagni ancora potenza prima di minacciare Vietnam e Cina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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