L’orrore della guerra nella disgraziata Ucraina sembra solo sfiorarci, ma queste immagini strazianti girate nell’est del paese sono un pugno nello stomaco che ci ricordano come non bisogna mai chiudere gli occhi. Lunedì, mentre in Italia festeggiavamo la Repubblica, un attacco aereo governativo colpiva il centro di Lughansk, la seconda “capitale”, dopo Donetsk, del separatismo filo russo. L’obiettivo era il palazzo della regione occupato dai miliziani indipendentisti che hanno autoproclamato la repubblica della “Nuova Russia” in terra ucraina. Il risultato è che le bombe hanno colpito nel mucchio.
Le immagini drammatiche girate probabilmente con un telefonino da qualcuno arrivato subito sul posto non lasciano dubbi. A terra in mezzo alla polvere, i calcinacci e pozze di sangue ci sono diverse donne stroncate sul colpo, mutilate o ferite che chiedono aiuto. Si tratta di civili, forse filo russe, ma pur sempre civili senza armi e averle fatte a pezzi è un crimine.
Non è la prima volta che nell’est del paese sprofondato nel baratro i governativi sparano nel mucchio. In Italia queste notizie ed i terribili video che le testimoniano arrivano cloroformizzate, a singhiozzo oppure finiscono nel cestino. In alcuni casi sono state addirittura manipolate da grandi tv e giornaloni nazionali spacciando le vittime per carnefici. I video dell’orrore di Lughansk sono arrivati via posta elettronica al Giornale.it come ad altre testate, che al momento non li hanno utilizzati. Il testo del messaggio è inequivocabile: "Ecco la strage di civili (non militari!) da parte di Kiev nei territori russi di cui voi media non parlate".
IlGiornale.it ne parla senza guardare in faccia nessuno e rompendo il "silenzio" sul sangue che scorre nell’Est dell’Ucraina, ma questo non significa che, in una guerra fratricida, sia così semplice dividere i “buoni” dai “cattivi”.
AGGIORNAMENTO
In rete i pro Kiev smentiscono l'attacco che il 2 giugno ha provocato vittime civili a Lughansk. Tutto è possibile in una guerra civile come quella dell'Ucraina orientale, che si combatte non solo con le armi, ma a colpi di disinformazione.
Però è arduo credere che i filo russi ammazzino da soli la propria gente per dare la colpa ai governativi. In ogni caso pubblichiamo on line anche la ricostruzione ucraina per permettere ai lettori un confronto e dissipare, o meno, i dubbi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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