Da tempo negli Stati Uniti alcuni gruppi ultraconservatori, non estranei a un certo complottismo, seguono con interesse le vicende legate alla nascita del presidente Barack Obama, sostenendo che il leader statunitense non sarebbe nato in suolo americano, che dunque non avrebbe i titoli per occupare il suo posto.
Le voci si erano chetate per qualche tempo, ma sono tornate a farsi sentire quando, mercoledì scorso, è morta in un incidente aereo la donna che certificò la nascita di Obama. Loretta Fuddy, direttrice del dipartimento di sanità delle Hawaii è scomparsa in seguito a un incidente mortale al largo dell'isola di Molokai.
Il Cessna Grand Caravan su cui viaggiava la Fuddy, insieme ad altre otto persone, si è schiantato in acqua, probabilmente per un guasto al motore. Nello schianto è morta soltanto la donna.
Patrick Killilea, reverendo che ha incontrato i sopravvissuti dell'incidente, ha detto che al momento dello schianto la donna aveva un giubbotto di salvataggio ed era con il vice direttore del dipartimento di Sanità, Keith Yamamoto. La Fuddy si sarebbe lasciata andare all'improvviso.
L'episodio ha subito fatto scatenare le dicerie.
Chi sostiene la tesi che Obama non sia nato negli Stati Uniti non ci ha messo molto a bollare l'episodio come sospetto, arrivando a dire che non si sarebbe trattato di un incidente, ma che piuttosto la Casa Bianca "stava dando gli ultimi ritocchi" alla versione ufficiale dei fatti. Tra i sostenitori più in vista Donald J. Trump.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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