Romney lancia la sfida: non voglio piacere ma risolvere problemi

Tutto pronto a Tampa per la convention repubblicana. Romney promette un nuovo modo di governare, con un approccio aziendale: niente spazio ai sentimentalismi ma tanta concretezza e duro lavoro per centrare i risultati. Gli ultimi sondaggi

Romney lancia la sfida: non voglio piacere ma risolvere problemi

Alla vigilia dell'apertura della convention repubblicana di Tampa (Florida), slittata di un giorno per l'allarme della tempesta tropicale Isaac, Mitt Romney replica a Obama, che lo aveva bollato come "un estremista che manca di idee serie" e che "non è pronto ad assumere la responsabilità di guidare il Paese". Per Romney il presidente porta avanti "una campagna di rabbia e di divisione". E insiste su questo punto: "Penso che l’intera campagna di Obam porta a dividere il popolo americano. Questa è una delle ragioni - ha aggiunto - per cui, nonostante i soldi spesi, la sua campagna non sta avendo i risulati sperati. Perché la gente vede portare avanti una campagna diffamatoria, molto diversa da quella speranza e da quel cambiamento propagandati all’inizio".

Romney: non voglio piacere ma risolvere problemi

"I am who I am", (sono quel che sono), dice Romney in un'intervista rilasciata a Politico.com. "Non penso di piacere a tutti - ammette il repubblicano - ma la gente sta cercando qualcuno che possa far crescere di nuovo questo Paese".
Nei trenta minuti di colloquio con Politico, Romney assicura che dopo l'esperienza di Obama a Washington ci sarà spazio per un approccio aziendale, "freddo", da businessman. Lo stesso che ha segnato finora la sua carriera. Romney così vede la vita e il business. E per lui la politica non è altro che un esercizio di "problem solving". Che piaccia o meno, Romney così vede la vita, il business e la politica. Quest'ultima per lui non è altro che un esercizio di problem-solving: datemi un problema, cercherò la soluzione. Poco spazio a cose obamiane come "sentimenti" e "speranza". Quello che serve, dice Romney, è che il governo porti risultati concreti. E per centrare gli obiettivi servono anche ministri-manager adeguati. Romney ha già in mente due nomi: Meg Whitman, presidente e amministratore di Hewlett-Packard, e Debra Lee, amministratore delegato della Black Entertainment Television. Li vorrebbe con sé, insieme a molti altri.

Cosa dicono i sondaggi

A poche ore dall’inizio della convention repubblicana e ad una settimana da quella democratica i sondaggi fotografano una sostanziale parità tra i due sfidanti.

È quanto emerge dall’ultimo sondaggio Washington Post-ABC, che vede Romney al 47% contro il 46% del presidente. Secondo il quotidiano, tuttavia, la scelta di Romney di candidare Paul Ryan alla vice presidenza non ha avuto l’impatto sperato, anche se ha generato un "maggiore entusiasmo" nella base del partito.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica