Sudafrica, è morto Nelson Mandela: la commozione del mondo intero

Da De Klerke a Mohamed Alì, il cordoglio di chi lo ha conosciuto. Ban Ki-moon: "Era un gigante di giustizia"

Sudafrica, è morto Nelson Mandela: la commozione del mondo intero

Un minuto di silenzio osservato dai membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha accolto la notizia della morte dell'ex presidente sudafricano Nelson Mandela. Un silenzio accompagnato dalle parole del segretario generale, Ban Ki-moon, che ha ricordato una figura che è stata "gigante di giustizia" e "fonte d'ispirazione per l'umanità".

In un telegramma, papa Francesco ha invitato le nuove generazioni di sudafricani "a mettere la giustizia e il bene comune avanti nelle loro aspirazioni politiche".

Una folla commossa si è radunata questa notte a Johannesburg, sotto la casa di Madiba, dopo che il presidente Jacob Zuma ha dato l'annuncio della morte. L'ultimo presidente a guidare il Paese nel periodo dell'apartheid, Frederick De Klerk, ha espresso in un'intervista telefonica alla Cnn il suo cordoglio, ricordando che solo grazie a Mandela "la riconciliazione in Sudafrica è stata possibile".

Una grande commozione anche per Desmon Tutu, l'arcivescovo che accompagnò Mandela nella lotta alla segregazione e ha voluto raccontare un uomo che "ha pensato a come farci vivere insieme e credere l'uno nell'altro". Per Mohamed Alì se n'è andato "un uomo il cui cuore, la cui anima e il cui spirito non possono essere limitati alla lotta contro le ingiustizie razziali ed economiche".

Il Presidente Giorgio Napolitano ha ricordato che Mandela "ha dimostrato che un mondo più equo e solidale, dove diversità è sinonimo di ricchezza, è possibile". Il premier Enrico Letta ha inviato una lettera al presidente della Repubblica sudafricana, Jacob Zuma. Il popolo italiano, ha scritto, vede "nella figura del primo presidente di colore della Repubblica sudafricana un esempio di generoso impegno in favore dei diritti e delle ragioni dell’integrazione".

Silvio Berlusconi, nel ricordare "il suo insegnamento, la sua testimonianza, la sua forza d’animo", si è augurato che "molti, tra coloro che in queste ore ne tessono le lodi, imparino a praticare quella riconciliazione nella verità e nel rispetto reciproco che è stato il suo più grande merito e la sua più grande vittoria".

Il ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, ha detto che "la sua presenza dava forza ai valori della lotta contro il razzismo".

Tutto il mondo si è stretto attorno all'icona della lotta contro l'apartheid. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha salutato visibilmente commosso "uno degli uomini più coraggiosi e influenti dell'umanità", seguito dagli ex presidente Clinton e Bush.

Il premier britannico David Cameron ha ricordato "una grande luce che si è spenta". Il presidente francese, François Hollande, ha parlato di "un magnifico combattente, incarnazione della nazione sudafricana", divenuto "orgoglio di tutta l'Africa".

Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, di un nome che resterà "per sempre associato alla lotta contro l'oppressione", mentre il presidente Russo, Vladimir Putin, l'ha definito "uno dei più grandi politici dei tempi moderni".

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